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Brasile: continuano attacchi a San Paolo

Il Primeiro Comando da Capital ha scatenato una violenta reazione contro il trasferimento di detenuti eccellenti in un carcere di massima sicurezza.

di Redazione

Il presidente Luiz Inacio Lula da Silva, rientrato in Brasile da Vienna, ha convocato il consiglio di coordinamento del governo per discutere la strategia dell’esecutivo per contrastare la violenta rappresaglia del PCC, il ”primeiro comando da capital”, contro la decisione dello stato di San Paolo di trasferire alcuni boss del crimine organizzato in un unico penitenziario strettamente sorvegliato. Lula aveva intenzione di far fronte all’emergenza utilizzando l’intero corpo di sicurezza dello Stato di San Paolo, con 7mila militari di cui 4mila del reparto speciale nazionale, ma il governatore dello Stato, Claudio Lembo, ha per ora rifiutato l’aiuto offerto dal governo Lembo affermando che la situazione e’ ”sotto controllo”. Il governo federale riferisce però che sono almeno 226 le guardie penitenziarie e i civili presi in ostaggio nelle carceri in rivolta e 60 gli autobus incendiati. Le forze di polizia di San Paolo hanno fermato 80 persone sospettate di essere coinvolte negli attacchi.


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