Cultura

HandyCup2006: è record

55 barche hanno stabilito il record italiano di ormeggio in andana (barche parallele, una a fianco all'altra)

di Carmen Morrone

Anche altri numeri indicano nella sesta l’edizione di HandyCup più riuscita. Più di 500 i regatanti e migliaia i partecipanti alle attività a terra della gara partita l’8 maggio da Cala Galera e conclusasi il 13 maggio a La Spezia. La regata a cui partecipano equipaggi composti anche da persone disabili è un gara sportiva, ma soprattutto una manifestazione di solidarietà, che per una settimana tiene accesi i riflettori sulla disabilità vissuta come risorsa. Molti regatanti disabili fanno parte del vero e proprio equipaggio, hanno seguito un corso di vela e a bordo hanno compiti adeguati alle loro abilità. Chi ha problemi motori agli arti inferiori è ai vericelli – i grinder dell’American’s Cup per intenderci – che richiedono una gran forza di braccia usati per arrotolare e srotolare le cime (corde) con cui si movimentano le vele ed entrano in gioco ogni volta che occorre strambare (far passare la vela detta randa dal lato destro a quello sinistro – e viceversa- della barca per sfruttare meglio il vento in poppa), lascare (allentare un po? le vele) e regolare l?orzata (che non è la bibita ma significa timonare la barca in modo da portare la prua verso la direzione del vento) e cosi via regatando. Per altri invece la vela rappresenta ?solo? un?occasione per trascorre all?aria aperta alcune ore e socializzare, e per vivere la velocità che sulla terra ferma certe forme di disabilità non consentono. Ma soprattutto di divertirsi. Il divertimento e il sorriso sono infatti diventati il segno distintivo di Handy Cup. E? un mondo della vela che niente ha a che vedere con yacht e snobismo, veline e rade esotiche. Chi partecipa ad HandyCup fa parte di quella categoria dei velisti compagnoni che in mare e in porto si scambiano aiuti e inviti a pranzo e a cena. Sono quelli che riescono a improvvisare una festa di compleanno su di una barca d?epoca con tanto di torta e lucine dell?albero di Natale. Un po? caciaroni forse, ma come si fa a fermare le risate di chi balla a ritmo di rock a bordo di una sedia e rotelle scorrazzata sul pontile ? E? una festa che piace e a vedere i numeri pare sempre di più. Anche ai vip come Cristina del Grande Fratello che qualcuno ha visto aggirarsi sulla marina Morin di la Spezia al momento della partenza della regata. Il Trio Medusa della trasmissione le Iene di ItaliaUno ha fatto la sua comparsata nella tappa all?isola dell?Elba con tanto di lupo di mare doc che è Cino Ricci. E poi Paolo Nespoli, astronauta italiano del centro di Huston candidato alla prossima missione dello Shuttle, che ha riscosso un grande successo tra i giovani che lo hanno riconosciuto come simbolo dell?imprese più estreme com?è quella di esplorare l?universo. All’ultimo minuto non e’ arrivato il navigatore Giovanni Soldini per via della nascita del figlio. E come tutte le feste vip che si rispettino il tocco di glamour internazionale lo hanno regalato gli equipaggi francesi de La Rochelle con tutto il loro carico di simpatia (acrobati compresi), e a sorpresa gli svizzeri con una scoppiettante Anne Huttard quattro volte campionessa paralimpica di sci acquatico. La regata finale si è svolta davanti al mare di la Spezia sotto ad un cielo velato e con un vento a 5 nodi. Sul percorso di 15 miglia andata e ritorno la parte del leone l’ha fatta il team ligure Matti per la vela: 2° e 4° posto nella prima categoria, 3° posto nella seconda categoria. (Gli equipaggi sono stati divisi in tre categorie a seconda del tipo di imbarcazione essendo una regata aperta ad ogni tipo di barca). Vincitori sono risultati: Il girasole (1° cat), Bugatti (2°cat) e Zenzero (3°cat). “Vincitori qui sono tutti” ha commentato don Antonio Mazzi, presidente della Fondazione Exodus, a bordo di Bamboo, la barca a disposizione della Fondazione Exodus all’isola d’Elba dove c’è una delle sedi della comunità di recupero e integrazione sociale. Qui i ragazzi fanno uscite in barca nell?ambito del progetto di integrazione poiché studi hanno fatto emergere il grande valore educativo della vela sotto il profilo della responsabilizzazione e dell?accettazione delle regole. La sera grande festa al teatro civico de La Spezia dove la compagnia teatrale con attori disabili ?La Stravaganza? ha portato in scena il coloratissimo spettacolo 8 e3/4 ispirato al mondo circense dei film di Federico Fellini. Domenica la premiazione degli equipaggi in occasione del convegno “Siamo tutti sulla stessa barca. Esperienze, progetti, idee di mutuo soccorso e aiuto mutuo aiuto?, organizzato dal Segretariato sociale della Rai. Per la prima volta è stato indetto il premio Simpatia che è andato a Gaetano De Nardo, membro dell?equipaggio di BiancOrso -dell?associazione Mare Aperto di Roma- guidato da Marcello Rebuffat. Romano de Roma Gaetano, un po? Piotta e un po? Verdone, ha sempre la battuta pronta. Dietro ai suoi immancabili occhiali da sole stile Serpico sa essere tagliente e dissacrante su tutto. A partire da stesso. L?ironia ha contribuito a fargli superare i momenti peggiori. Una decina di anni fa un pirata della strada portava via la voglia di muoversi e giocare a calcio dalla gambe dell?adolescente Gaetano. Paraplegia agli arti inferiori è stata la diagnosi dopo alcuni giorni di coma. Una difficile riabilitazione e soprattutto la difficoltà di far pace con il mondo che Gaetano ha imparato a vedere con occhi diversi, quelli di una grande ironia e saggezza popolare che lo fa paragonare al Pasquino dei romaneschi film di Gigi Magni. Alla sua terza partecipazione Gaetano è diventato un po’ la mascotte della gara: chiacchiera con tutti gli equipaggi, compresi quelli stranieri con cui dialoga con quel suo irresistibile francese-inglese-tedesco maccheronico. Le attività di vela terapia sono state riconosciute dal Ministero della Giustizia come metodo educativo per i ragazzi degli istituti penitenziari minorili. L?anno scorso è stato firmato un protocollo d?intesa per introdurre la vela nelle carceri che si trovano in località marine. Di questa iniziativa ne hanno usufruito i ragazzi di Nisida, e quelli fra loro che meglio si sono comportati durante l?anno hanno potuto partecipare alla Handy Cup. Alla regata di La Spezia hanno partecipato anche alcuni ragazzi seguiti dal Dipartimento della giustizia minorile per la Liguria. Handi Cup è promossa da HandyCup Onlus, Unione Vela Solidale, La Nave di Carta, CNVA, Scuola di Vela Mal di Mare, e da quest’anno da Telecom Progetto Italia. La manifestazione gode dell?Alto patronato dalla Presidenza della Repubblica, ha lo spirito di stare tutti insieme e superare le diversita’, spiega il presidente e fondatore di HandyCup, Mauro Pandimiglio. Il comitato d’onore di HandyCup e’ presieduto da Giovanni Bollea, padre nella neuropsichiatria infantile, mentre madrina della manifestazione e’ l’on. Olga Di Serio D’Antona.


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