Non profit

Edo, lezione di entusiasmo

Il grazie di VITA a Patriarca, portavoce uscente

di Redazione

D i Edo Patriarca siamo compagni di strada dall?estate 1999. Avevamo da poco lanciato l?idea di una marcia della società civile a Pristina e a Belgrado per scongiurare l?ipotesi di bombardamenti sulla popolazione civile per mano della Nato, e lui, allora presidente dell?Agesci insieme a Grazia Bellini, ci scrisse: «Abbiamo accolto con entusiasmo l?appello di Vita, insolito e coraggioso, ?Io vado a Pristina e a Belgrado?, con l?obiettivo di raccogliere 100mila adesioni personali. Ci è piaciuto perché invita alla responsabilità, alla presa in carico le singole persone e non le associazioni». Dopo quel messaggio, Patriarca si presentò, alla prima riunione del tavolo di coordinamento dell?iniziativa, pieno d?entusiasmo e di fiducia nelle possibilità di prendersi in carico il futuro del mondo, come persone prima ancora che come organizzazioni. Un entusiasmo e una fiducia che poi non sono mai venute meno ad Edo in tutti questi anni di impegno generosissimo e infaticabile come portavoce del Forum del terzo settore. Con lui, in questi otto anni, il terzo settore si è fatto via via sistema e rete stabile e plurale di soggetti sociali capace di interloquire e collaborare con tutti gli altri settori del paese, dal sindacato alle università, dalle rappresentanze imprenditoriali al Cnel. Il 16 maggio Edoardo Patriarca lascia il suo incarico al Forum del terzo settore. Sappiamo che lo farà anche con un po? di gioia, non perché stanco, ma perché convinto, come lo siamo noi, della necessità di un ricambio generazionale anche nelle leadership del non profit. Una politica meno partitocratica di quella che ci ha ?regalato? l?ultima tornata elettorale guarderebbe a lui come una risorsa. Ma a lui non mancheranno la voglia e le occasioni di rigiocare quell?entusiamo e quella fiducia che in tutti questi anni sono riuscite a fare sistema di un mondo tanto plurale, magari ancora una volta insieme.

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