Formazione

Ipi e Amnesty: libertà di stampa in agenda a Vienna

L'anno scorso in America undici giornalisti sono rimasti uccisi mentre svolgevano il loro lavoro.

di Redazione

L’instituto internazionale della stampa IPI, un’associazione di editori e manager di giornali provenienti da circa 120 paesi con sede a Vienna, ha lanciato oggi un appello all’ Ue perche’ inserisca nell’ agenda del vertice con America latina e Caraibi, in corso nella capitale austriaca, il tema della liberta’ della stampa. Soltanto l’ anno scorso, in America undici giornalisti sono rimasti uccisi mentre facevano il loro lavoro. Tre ad Haiti, due ciascuno in Brasile, Colombia e Messico, oltre ad casi in Equador e Nicaragua, ha reso noto l’organizzazione. In una fase in cui i giornalisti latinoamericani vengono attaccati e talvolta devono rifugiarsi nell’ autocensura, un dibattito su questo tema nell’ ambito del vertice e’ veramente necessario, ha affermato il direttore dell’ Ipi, Johann Fritz, sottolineando che diversi giornalisi in questi paesi devono affrontare minacce di morte, oppure agressioni fisiche da parte di funzionari corrotti, spacciatori di droga o altri criminali. A Cuba l’anno scorso sono stati imprigionati 23 giornalisti, numero questo superato solamente in Cina, afferma l’Ipi, secondo cui anche in Venezuela il governo di Hugo Chavez ha aumentato la pressione contro i giornalisti mettendo in atto leggi piu’ severe sulla copertura giornalistica. Amnesty International, dal canto suo, ha lanciato un appello al vertice di Vienna a garantire una maggiore protezione degli attivisti che rischiano la loro vita per la difesa dei diritti umani. ”L’Unione europea si e’ impegnata a proteggere i difensori dei diritti umani in tutto il mondo, ora e’ arrivata l’ora di chiedere passi concreti ai governi coinvolti”, ha detto il segretario generale della sezione austriaca di Amnesty, Heinz Patzelt.


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