Famiglia

Milano, “Da stranieri a cittadini”. Se ne parla con Valerio Onida

I giovani stranieri guardano al futuro della città. Appuntamento per venersì 12 maggio.

di Sara De Carli

Un incontro per parlare di cittadinanza e appartenenza, e per scoprire come i giovani oggi, stranieri ma anche italiani, guardano a questi due concetti in relazione al proprio futuro. ?Da stranieri a cittadini. Progettare la città ascoltando desideri e speranze dei giovani del mondo?, sarà questo il titolo dell’incontro che si terrà venerdì 12 maggio 2006, alle 20.45, presso la Fondazione Lazzati, in largo Corsia dei Servi 4, a Milano. La serata è organizzata dal settore Adulti dell’Azione cattolica ambrosiana e l’invito è rivolto a tutti: agli adulti, per guardare ai giovani con accoglienza fraterna e con un desiderio di integrazione che vada al di là degli assistenzialismi oltre la visione del migrante che ne fa semplicemente un povero che ha bisogno di aiuti materiali; ma anche ai ragazzi, che sono i diretti protagonisti dell’incontro. Sarà dato spazio alle voci e agli interventi di giovani che vivono nel territorio della diocesi milanese e che provengono da diversi paesi del mondo, e ai cosiddetti ?immigrati della seconda-terza generazione?, ovvero i figli degli stranieri, profondamente radicati in Italia eppure anche intensamente legati all’identità culturale del paese di origine. Interverrà al dibattito anche un nome eccellente: Valerio Onida, presidente emerito della Corte Costituzionale, illustrerà l’aspetto della traduzione in leggi e in prospettive politiche dell’arrivo e della presenza nel nostro paese di persone di diversa nazionalità. La serata si inserisce in un percorso di preparazione all’importante momento diocesano di sabato 27 maggio 2006, ?Costruire la città, il contributo dei migranti?, convegno promosso dalla Pastorale dei migranti e fortemente voluto dall’arcivescovo Dionigi Tettamanzi per rivedere la figura del migrante come risorsa insostituibile per la costruzione della vita sociale.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA