Economia

Volontari in Brasile. Come assicurarli?

Riassumiamo una dettagliata email di un’associazione di volontari che ha “adottato” un’area della foresta amazzonica...a cura di, Giacomo Rustiuni

di Redazione

Riassumiamo una dettagliata email di un?associazione di volontari che ha ?adottato? un?area della foresta amazzonica e che per finanziare il suo progetto di difesa di quella terra e dei suoi abitanti, organizza degli eventi di sensibilizzazione su temi ecologici e sociali, ed ecosoggiorni nella foresta aperti a chi sia interessato a un?esperienza di contatto con la natura e con la popolazione indigena alla quale sono rivolte iniziative come adozioni a distanza.

Il successo che sta ottenendo questa iniziativa, partita come una scommessa tra amici, li ha ora spinti a porsi dei quesiti circa l?opportunità di stipulare assicurazioni a tutela dell?associazione e dei volontari.

Partiamo da questa premessa: come per ogni associazione indipendentemente dall?attività, per quanto riguarda le scelte di politica assicurativa e previdenziale valgono i principi che sono stati sostenuti nei precedenti interventi fatti su queste pagine, e che discendono dalla normativa vigente: «le Organizzazioni di volontariato debbono assicurare i propri aderenti, che prestano attività di volontariato, contro gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimento dell?attività stessa, nonché per la responsabilità civile verso i terzi». Per completare lo spettro della responsabilità civile insistiamo poi sulla necessità di una polizza per gli amministratori che tuteli loro e l?Associazione nel caso che emerga una responsabilità oggettiva di quest?ultima in relazione a un evento che cagioni danni a terzi.

Fin dalla prima indicazione emerge però chiara l?esigenza di una diversificazione non solo da associazione ad associazione, ma anche all?interno delle attività della stessa: differente è il rischio affrontato dai volontari che esercitano attività propagandistica in Italia rispetto a quello di quanti si recano nella foresta amazzonica ad accompagnare i partecipanti ai viaggi o a prestare la propria opera con mansioni pratiche o intellettuali.

In questo secondo caso bisognerà chiarire fin dove arrivino le responsabilità derivanti dall?organizzazione della trasferta e quelle delle mansioni di vigilanza durante la permanenza. Sarà poi opportuno adeguare i massimali delle polizze infortuni e accertarsi che le coperture relative al rischio malattia comprendano i virus presenti nella specifica area. Nel caso in oggetto inoltre, data la remota ubicazione nella foresta, occorre valutare l?eventualità di un rimpatrio d?emergenza con mezzi adeguati e dei costi che comporta, un servizio che può essere messo a disposizione da alcune compagnie specializzate nell?assistenza.

Tutte queste osservazioni sono mirate a consentire il perseguimento degli obiettivi dell?Associazione che potrebbe trovarsi nell?impossibilità di essere stoppati in seguito alla richiesta di un risarcimento. E sono anche mirate a mantenere gli amministratori indenni dalle richieste pecuniarie nei confronti dell?Associazione che finirebbero in capo a essi, chiamandoli a rispondere illimitatamente con i loro beni.

Per concludere alcune considerazioni sulla scelta della figura di riferimento, di un interlocutore o di un intermediario, poco importa che sia un agente o un broker, ciò che conta è la volontà e la capacità di entrare concettualmente nelle logiche dell?associazione e ipotizzare nell?ambito di questa dinamica gli scenari rischiosi che si possono presentare.


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