Un fade out per Welby

È appena uscito il nuovo album di Mariella Nava Dentro una rosa, a vent?anni dal suo debutto. Tra le nuove canzoni c?è Fade out, dedicata a Piergiorgio Welby.

Come è nata Fade out?
Leggendo sui giornali la lettera di Welby. Mi ha colpito la frase «il mio corpo non è più mio», che ho usato come sottotitolo. È un modo per riportare l?attenzione sul tema, forse ora ce ne siamo dimenticati o lo viviamo come una palla che ci rimbalza addosso ogni tanto. Una legge sull?eutanasia invece mi conforterebbe.

Ha incontrato Mina Welby?
Non ancora, ma lei mi ha scritto. L?ho apprezzato molto. Dice che è bello che Piero possa continuare a parlare in una canzone.

In altri testi parla di sociale…
Ascolto molto e mi lascio contaminare. Viviamo in un mondo virtuale e ci meravigliamo quando incrociamo una persona in carne e ossa, con le sue richieste. Nasce così Gli ultimi, ma anche Vita sui capelli. Ha visto che agli uomini si sono allungati i capelli? Chissà che non sia un rinfoltirsi più generale…