Cultura

La ritrosia dei media

Il 12 maggio: Il giorno del Family Day è lo stesso del referendum sul divorzio, nel 1974. Il luogo, San Giovanni, è la “piazza rossa” per eccellenza ...

di Sara De Carli

Il giorno del Family Day, il 12 maggio, è lo stesso del referendum sul divorzio, nel 1974. Il luogo, San Giovanni, è la ?piazza rossa? per eccellenza, quella delle manifestazioni contro e dei 27 concerti del Primo maggio. È qui che le 23 associazioni firmatarie del manifesto «Più famiglia. Ciò che è bene per la famiglia è bene per il Paese» hanno chiamato a raccolta il popolo delle famiglie: 100mila manifestanti previsti, almeno 350mila quelli attesi. Usano proprio questa parola gli organizzatori, un tassello che accomuna il ?popolo di Dio? e il ritornello dell??avanti popolo?. L?appuntamento è per le ore 15, ma la piazza sarà animata già dalle 13. Sul programma della manifestazione però è calato il segreto più assoluto. In scaletta ci sono i saluti di 6 o 7 presidenti delle associazioni coinvolte, musica, interviste, testimonianze di alcune famiglie. L?idea è quella di una ?tv di flusso?, che mischia parole, immagini, musica. Ci saranno alcuni videoclip di dilettanti, i clown, 30mila palloncini, alcune mongolfiere e otto maxischermi. I conduttori sono due, Paola Rivetta del Tg5 e Alessandro Zaccuri di Sat2000. «E scriva che sono stati scelti perché sono volti belli, simpatici, intelligenti, autentici talenti», precisa <b>Mimmo Delle Foglie</b> in risposta alle voci di chi insinua che non abbiano trovato nessun altro con un curriculum famigliare immacolato. A Giovanni Muciaccia, conduttore di <i>Art Attack</i> già dato per scontato, Disney Channel ha negato la liberatoria e quindi si pensa a una sorpresa per i più piccoli. A coprire la manifestazione con la diretta televisiva ci sarà solo Sat2000. La Rai, che aveva seguito in diretta la manifestazione pro Dico del 10 marzo, nel momento in cui scriviamo (martedì 24 aprile) non si è ancora messa in contatto con gli organizzatori. Giusto qualche ospitata, a <i>RaiUtile e a A sua immagin</i>e, il programma di cultura religiosa in cui è cresciuta Lorena Bianchetti. La Casagit, la Cassa autonoma sanitaria dei giornalisti, ha esteso le sue prestazioni anche al convivente omosessuale dell?iscritto, fin dal 1997. Qualche cosa vorrà dire, no?


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA