Cultura

Sudan: Acnur, “grave situazione nell’est del paese”

Si chiude la tourné dell'Alto Commissario per i rifugiati Guterres che riconosce disattenzione per le condizioni drammatiche in cui versano i profughi delle regioni orientali

di Redazione

Si è conclusa ieri la missione di quattro giorni in Sudan dell’Alto Commissario per i rifugiati António Guterres. Dopo aver visitato Khartoum e la regione del Darfur all’inizio della settimana, nella giornata di ieri Guterres si è recato nello stato di Kassala, nel Sudan orientale, per osservare di persona la situazione di uno dei gruppi di rifugiati di più vecchia data al mondo. Il Sudan orientale ospita circa 136mila rifugiati provenienti dall’Eritrea e dall’Etiopia. Piccoli gruppi di eritrei arrivano ancora regolarmente ai campi. Il primo campo dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) nel Sudan orientale è stato allestito nel 1968.

Rivolgendosi alle autorità locali e ai funzionari del governo sudanese a Kassala, Guterres ha sottolineato che mentre la comunità internazionale ha concentrato il proprio interesse sul Darfur e sul Sudan meridionale, non è stata prestata sufficiente attenzione ai rifugiati che si trovano nelle regioni orientali del paese. L’Alto Commissario ha inoltre evidenziato che spesso si dimentica quanto generoso si è dimostrato il Sudan ospitando questi rifugiati per 40 anni.

In occasione della visita ai campi di Wad Sherif e Kilo 26, che ospitano rispettivamente 33mila e 12.500 rifugiati, l’Alto Commissario è rimasto colpito dalle loro misere condizioni di vita. Fra i problemi principali si annoverano la carenza di riserve idriche, il limitato accesso ai servizi medici, un inadeguato sistema sanitario e la malnutrizione. Guterres ha espresso forte preoccupazione per questa situazione.

Rivolgendosi alla comunità di rifugiati che si è riunita per accoglierlo, Guterres ha affermato che, nonostante le limitate risorse di cui dispone, l’UNHCR si impegna a fare di più per loro e ha promesso che l’UNHCR dedicherà maggiori finanziamenti al miglioramento delle condizioni di vita nei campi. L’Alto Commissario ha anche rivolto un appello alla comunità internazionale affinché non venga meno alle proprie responsabilità.

Con questo viaggio nel Sudan orientale si è conclusa la visita dell’Alto Commissario nel paese, durante la quale è stato raggiunto un accordo con il governo sudanese sull’ampliamento delle operazioni dell’Agenzia nel Darfur occidentale. L’UNHCR ha in programma di potenziare le attività di protezione e di gestione dei campi per assistere gli sfollati interni nel Darfur occidentale. Complessivamente nell’intero Darfur si trovano 2 milioni di sfollati, 700mila dei quali nella sua parte occidentale.

A Khartoum, in occasione dell’incontro con alti funzionari di governo, Guterres ha anche sottolineato che nel quadro del programma di rimpatrio volontario dell’UNHCR, nei primi quattro mesi del 2007 l’Agenzia ha assistito il rimpatrio di oltre 55mila rifugiati originari del Sudan meridionale che si trovavano nei paesi confinanti. Altri 137mila rifugiati hanno fatto ritorno nel Sudan meridionale senza l’assistenza dell’UNHCR, mentre 300mila rimangono ancora in Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Centrafricana, Uganda, Kenya, Etiopia ed Egitto.

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