Mondo
Intervida, scandalo artificiale
Il maggiore quotidiano di Madrid lancia il caso. Al centro dellinchiesta cè il finanziamento di imprese sociali con i soldi che vengono dalle raccolte fondi. Peccato che linchiesta...
di Paolo Manzo
Lo scorso 4 aprile Intervida è piombata prepotentemente nell?occhio del ciclone sui mass-media iberici a causa di un?inchiesta aperta dalla Fiscalía di Barcellona per una presunta – e sottolineiamo presunta – distrazione di fondi verso imprese sociali non direttamente connesse all?adozione a distanza, vera e propria ?ragione sociale? della ong di origine catalana. Dal 2002 l?ong, che nel frattempo ha aperto sedi in varie parti nel mondo, si è trasformata in Intervida World Alliance una rete internazionale di organizzazioni federate. In Italia – presente come Intervita onlus con sede a Milano, nel 2005 Intervita ha ottenuto il riconoscimento di organizzazione non governativa da parte del ministero degli Affari esteri italiano.
Ma torniamo all?inchiesta spagnola. El País ha addirittura aperto una linea diretta con i circa 400mila genitori ?adottivi? spagnoli, raccogliendo proteste, ovviamente furiose. Peccato che il prestigioso quotidiano iberico nulla dica sul fatto che l?indagine della Fiscalía sia stata aperta non oggi ma ben quattro anni fa: di un remake, infatti, si tratta.
Tutto iniziò nel 2003 dalla denuncia di un ex impiegato di Intervida in Perù, che era stato licenziato per amministrazione illegale, frode e falsificazione di documenti dalla stessa ong e che, per queste imputazioni oltre che per una falsa denuncia contro la stessa Intervida, fu successivamente condannato dalla giustizia peruviana che, tra l?altro, ha spiccato contro di lui un mandato di cattura internazionale.
Di tutto ciò non c?è traccia su El País e su altri media spagnoli. L?inchiesta della Fiscalía ha il preciso scopo di valutare se l?utilizzo di imprese sociali da parte della Fundación Intervida per lo sviluppo dei suoi progetti è l?opzione più adeguata per canalizzare i fondi destinati al microcredito, alla costruzione di aule scolastiche e di sistemi idrici di acqua potabile. In sostanza, la Procura di Barcellona vuole capire come funziona – e se funziona – il sistema di imprese sociali che ruota attorno alla rete di ong specializzata in adozioni a distanza in oltre 40 Paesi.
Fundación Intervida ha dal canto suo precisato in un comunicato che: a) i bilanci di Fundación Intervida sono sempre stati sottoposti a revisione contabile sin dal primo anno della sua attività, revisioni contabili che indicano chiaramente la destinazione della totalità dei fondi che Intervida invia ai Paesi del terzo mondo; b) non esiste alcuna imputazione contro i responsabili della fondazione né contro il funzionamento della stessa; c) la Procura di Barcellona ha riconosciuto che non esiste nessuna irregolarità contabile nei bilanci di Intervida e sta solamente valutando se l?utilizzo di imprese sociali da parte della fondazione per lo sviluppo dei suoi progetti, sia l?opzione più adeguata per destinare i fondi riservati alle attività di microcredito, costruzione di aule o di sistemi di acqua potabile; d) la legge consente alle fondazioni la creazione di imprese, è un?attività abituale nel settore. Si tratta di imprese totalmente di proprietà della fondazione, cosa che consente di destinare i fondi ricavati a fini sociali.
Da sottolineare che i media peruviani, Paese d?origine del denunciante, hanno dato poco risalto all?inchiesta della Fiscalía catalana. Forse perché sanno perfettamente che essa nasce difettosa dal momento che il denunciante è un ricercato.
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