Economia

Un ponte sul mare nostrum

«La rinascita delle società civile su entrambe le sponde del Mediterraneo è essenziale per il nostro futuro di pace». Per questo l’associazione rinnova...a cura di, Carlo Costalli

di Redazione

Dialogare con civiltà portatrici di culture e modi diversi da quelli cui siamo abituati dalla nostra tradizione è divenuto indispensabile al fine di operare per la pace e lo sviluppo, non solo in continenti lontani ma particolarmente nel bacino del Mediterraneo ed anche nelle nostre società, data l?alta interdipendenza del mondo odierno. Se il dialogo è condizione necessaria per la soluzione di molti problemi, deve però essere svolto con la consapevolezza della propria identità, della propria storia e dell?esistenza di valori, quindi dei diritti delle persone umane, su cui il dialogo non può trasformarsi in negoziato.

L?uomo sempre al centro
Il dialogo fra persone scaturisce dalla comunicatività propria della ricerca della verità e dalla ragionevolezza di tale ricerca. L?indifferentismo etico ed antropologico conducono al nichilismo e all? annientamento del valore dell?uomo, degenerazione di ogni cultura. Il Mcl non è nuovo ad iniziative che si centrano sul Mediterraneo. La costanza con cui abbiamo costruito una forte rete di relazioni in questo bacino è il risultato della nostra partecipazione allo sviluppo della società civile, proprio là dove guerra e miseria avevano ucciso anche la speranza: dalla Bosnia alla Serbia, da Beirut a Gerusalemme, al Marocco, il nostro incontro con gli uomini della Chiesa, della cultura, del mondo del lavoro ha prodotto interventi concreti di cooperazione che sempre hanno visto al centro l?uomo e la formazione, che è lo strumento con cui noi vogliamo favorire la crescita sociale e culturale.

Identità e dialogo
La rinascita della società civile nell?area è essenziale per il futuro della democrazia. In che modo realizzare e intensificare questo processo ? Ricette univoche non ne esistono, ma esiste il confronto che apre gli orizzonti e spalanca le strade all?amicizia fra i popoli. Uno di questi confronti è quello cui cerchiamo di dare vita il 20 e 21 aprile a Roma, con persone che sono anche dei testimoni-esempio di identità e di dialogo: Monsignor Fouad Twal, vescovo a Gerusalemme; Chibli Mallat, cristiano maronita, professore all?Université Saint-Joseph di Beirut; Franjo Topic, professore all?Università di Sarajevo il quale ha fondato, con la locale Diocesi, un Istituto per il Dialogo fra cattolici, ortodossi e musulmani in Bosnia. Con loro, monsignor Giampaolo Crepaldi ? Segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace e Vittorio Emanuele Parsi, docente di Relazioni Internazionali all?Università Cattolica di Milano.

Per la politica interverranno fra gli altri il leader dell?Udc Pierferdinando Casini che è anche Presidente dell?Unione Interparlamentare; e Doris Pack, Parlamentare Europeo, con delega ai Balcani.

Carlo Costalli è Presidente del Movimento Cristiano Lavoratori

Per ulteriori informazioni sull?attività dell?associazione esul convegnmo del 20 e 21 aprile a Roma: www.mcl.it


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