Non profit

Asse bipartisan per il 5 per mille

Il tetto ci sta stretto. Vita aveva previsto che il tetto di 250 milioni di euro stanziati per il 5 per mille del 2007 era un trucco per camuffare un reale 2,5 per mille...

di Sara De Carli

Il tetto ci sta stretto. Vita aveva previsto che il tetto di 250 milioni di euro stanziati per il 5 per mille del 2007 era un trucco per camuffare un reale 2,5 per mille. La situazione è questa: soldi dimezzati (da 480 a 250 milioni di euro) ed enti beneficiari addirittura aumentati rispetto all?anno scorso (31.776 contro 29mila e rotti). E il tanto atteso dpcm con tutte le scadenze per il riparto del 5 per mille del 2007 non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Il tetto sta stretto pure all?onorevole Giorgio Jannone (Forza Italia) e al senatore Giorgio Benvenuto (Ds), i ?due Giorgi? già sostenitori della +Dai -Versi, che ora annunciano una mobilitazione in difesa del 5 per mille. «Con l?onorevole Jannone pensiamo di sfruttare l?esperienza di lavoro unitario della +Dai -Versi per presentare due provvedimenti gemelli a sostegno del 5 per mille», spiega Giorgio Benvenuto oggi presidente della Commissione Finanze del Senato. «Via il tetto, più rigore nella definizione dei soggetti che possono accedere a questa misura, più efficacia. La volontà c?è, si tratta solo di individuare la strada migliore. E su questo sono pronto a discutere».

Giorgio Jannone va anche oltre. L?idea del mezzo lui ce l?ha già: utilizzare una parte del tesoretto. «Abbiamo da un lato un surplus di entrate fiscali per lo Stato e dall?altro 20milioni di contribuenti che hanno scelto il 5 per mille», osserva. «L?idea è quella di utilizzare una parte piccolissima del tesoretto. Piccolissima perché per il 5 per mille si parla in totale di 480 milioni di euro, di cui 250 già stanziati: mancano 230 milioni di euro, piccola cosa rispetto all?entità dell?extra budget». Jannone, che è nella Commissione Finanze della Camera, pensa di parlarne in Commissione proprio in questi giorni. Insomma, i due Giorgio sono entrambi al posto giusto. «Speranze di successo? Direi al 70%. Questa è una cosa molto più agevole della +Dai -Versi, quindi siamo convinti di farcela. D?altronde non serve un iter particolare, bisogna solo che ci sia la volontà del governo. Se c?è la volontà politica, il modo lo si trova in un?ora».

L?idea quindi è di un pressing bipartisan nelle Commissioni Finanze delle due Camere e in aula. Anche se, sottolineano entrambi, è fondamentale la partecipazione del non profit. «Occore alzare la voce, farsi sentire mandando per esempio una mail a tutti i parlamentari», conclude Jannone.

Info: www.camera.itwww.senato.it


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