Anziani: 7000 in Italia vivono in roulotte

E’ ”necessario e urgente” costituire un Osservatorio Permanente sulle condizioni abitative degli anziani perche’ il 50% del patrimonio edilizio ha piu’ di 40 anni, richiede urgenti interventi di adeguamento alle norme di sicurezza, accessibilita’ confort e risparmio energetico. Una condizione che investe in particolare le abitazioni abitate dalle persone anziane che per circa l’80% hanno l’alloggio in proprieta’. Sono i risultati emersi dall’indagine statistica promossa, in collaborazione con l’Istat, dall’associazione Abitare e Anziani che la presentera’ oggi, insieme allo Spi-Cgil, al Pte-Expo di Verona Fiere nel convegno ”Per un osservatorio sulle condizioni abitative degli anziani: riflessioni e prospettive”. Il 97,8% degli anziani censiti vivono in abitazioni(10.414.945) di questi il 77,4% vive nell’alloggio di proprieta’ il 14,8% in affitto un 5,6% vive in abitazioni ”ad altro titolo” (in comodato gratuito o a titolo di prestazione di servizio come il portierato). Dal rapporto si apprende anche, pero’, che 6879 anziani vivono in alloggi di fortuna come roulotte, tende, caravan, baracca, rimessa, cantina. 727 sono privi di alloggio, il 2,1% vive in ospizi, caserme, monasteri, istituti penitenziari. Ma e’ difficile anche la situazione dei quasi 1,6 milioni di anziani che vivono in case prese in affitto: vi e’ un forte rischio di sfratto che ha conseguenze traumatiche. Dei 513.584 anziani che vivono da soli in case in affitto, ben 85.315 hanno un’eta’ di 85 anni e piu’ le spese per l’abitazione costituiscono una delle voci principali del bilancio familiare. In questo caso la prima emergenza e’ quella della sostenibilita’ della spesa da parte di coloro che hanno un reddito modesto. Per questa ragione l’associazione Abitare e Anziani e il Sindacato dei Pensionati Spi-Cgil sono impegnati a promuovere un vero e proprio Osservatorio sulle condizioni abitative degli anziani in Italia, che verra’ presentato a Padova e che vuole contribuire alla costruzione di una politica abitativa consapevole in favore della Terza eta’.