Mondo

Afghanistan: video ostaggi francesi

La tv canadese CBC annuncia possesso di immagini sui due operatori umanitari rapiti il 10 aprile. Il presidente Chirac chiede a Karzai di intervenire

di Joshua Massarenti

I due volontari francesi dell’Ong Terre d’enfance, ostaggi dei talebani dal 10 aprile scorso, sono apparsi per la prima volta in pubblico in una registrazione video in possesso del canale televisivo canadese CBC. Quest’ultimo tuttavia ha preferito non diffondere le immagini nel rispetto della sua politica editoriale, limitandosi a mostrare immagini fissi. Poco si sa inoltre sul modo con cui CBC si è procurato il video, il corrispondente locale della tv canadese limitandosi a dichiarare che le immagini sono state girate “molto di recente”.

Un messaggio inviato ieri via internet annunciava che i talebani avevano consegnato il video ai giornalisti presenti a Kabul e che “nel film i due ostaggi francesi chiedono al governo e al parlamento francese di accettare le condizioni poste dai mujahidin per la loro liberazione”.

Il video presenta un uomo e di una donna, quest’ultima coperta da un velo. Entrambi si presentano come operatori umanitari e chiedono di avere vita salva. Secondo quanto riferisce CBC, “i due ostaggi sembrano parlare sotto la pressione” dei sequestratori. Sul sito di Radiio-Canada, si vede inoltre la presenza di altri tre afghani, tutti bendati. Si tratterebbe di un autista e di due interpreti che accompagnavano i francesi nel momento del rapimento. Al termine della registrazione si intravedono infine un uomo pesantemente armato e una donna in possesso di un’arma automatica.

Già prima della diffusione di queste immagini, giovedì il presidente francese Chirac aveva chiesto al suo mologo afghano Karzai il suo sostegno per un esitio positivo della vicenda. Il presidente afghana ha risposto che le sue autorità “facevano tutto il possibile per garantire la liberazione” degli ostaggi, compresi quelli afghani. Lo scorso dieci aprile, i due operatori umanitari erano stati rapiti nella provincia di Nimroz (sud del paese), per poi essere trasferiti in quella vicina di Helmand, la roccaforte dei talebani.

Il caso degli ostaggi francesi segue di poco la tragica quanto complessa vicenda del giornalista di Repubblica, Daniele Mastrogiacomo. “Per ottenerne la liberazione” ricorda l’Afp, “il presidente afghano è stato costretto a rilasciare cinque prigionieri talebani, ma in assenza di un accordo simile per il suo codetenuto, un interprete (Adjmal Nashkbandi, ndr), quest’ultimo è stato decapitato”.


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