Cultura

Milano, via Sarpi, la riflessione di Sant’Egidio

La Comunità di Sant'Egidio segue con preoccupazione quanto è avvenuto nel quartiere di via Paolo Sarpi a MIlano e condanna ogni forma di violenza.

di Redazione

La Comunità di Sant’Egidio segue con preoccupazione quanto è avvenuto giovedì 12 aprile nel quartiere di via Paolo Sarpi e condanna ogni forma di violenza.
Questo la nota diffusa:
“Da 15 anni siamo presenti nel quartiere e abbiamo sostenuto in molti modi la volontà di integrazione degli immigrati cinesi e abbiamo seguito con amicizia e attenzione un processo di inserimento nella realtà sociale e produttiva di Milano che è diventata un patrimonio di utilità per l?intera città. E? stato un inserimento e un investimento produttivo e umano importante. Oggi si affaccia, dopo due decenni, una generazione nuova che ha vissuto tutta o buona parte della vita nella nostra città. La trasformazione avvenuta negli ultimi anni si è caratterizzata per la diffusione di attività commerciali regolari e riconosciute, che rendono la comunità cinese milanese un gruppo omogeneo ma ben inserito nella vita quotidiana della metropoli, con differenze sensibili dalle difficoltà di primo inserimento che si accompagnano ad altri flussi migratori.
La comunità cinese, a volte percepita come impermeabile, a causa soprattutto delle barriere linguistiche e dell?autosufficienza economica, in realtà presenta molti indicatori di integrazione: uno dei più alti tassi di scolarizzazione dei minori, studenti alle scuole superiori e alle università, numerose associazioni culturali, presenza ai corsi di italiano, diversificazione delle attività lavorative.
La pressione esercitata verso la comunità cinese in questi mesi è stata percepita da molti ? al di là delle intenzioni e delle forme – come discriminante, senza precedenti verso altre comunità di immigrati o verso altri gruppi sociali ed economici della città. E rischia di compromettere, anziché favorire, una convivenza collaudata nel tempo.
Sono inaccettabili le esplosioni di violenza ai danni delle forze dell?ordine, ma occorre decomprimere immediatamente lo scontro per evitare che una delle comunità produttive più attive della città e più attivamente ?milanesi? possa sentirsi messa ai margini e fatta oggetto di reali discriminazioni.
La Comunità di Sant?Egidio invita al dialogo e al confronto senza pregiudizi tra la comunità cinese, le realtà che operano nella zona e le istituzioni cittadine al fine di trovare le soluzioni più consone per risolvere i problemi e rafforzare quella convivenza che tutti, a partire dall?amministrazione comunale, indicano come prioritaria”.

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Cara lettrice, caro lettore: il 25 e 26 ottobre alla Fabbrica del Vapore di Milano, VITA festeggerà i suoi primi 30 anni con il titolo “E noi come vivremo?”. Un evento aperto a tutti, non per celebrare l’anniversario, ma per tracciare insieme a voi e ai tanti amici che parteciperanno nuovi futuri possibili.