Famiglia

Roma: sportello per vittime dei bulli

Dopo Milano, Pistoia, Napoli e Pescara nella Capitale sbarca lo strumento pensato dal Centro per i diritti del cittadino

di Gabriella Meroni

E’ stato inaugurato ieri a Roma il quinto sportello messo in campo dalla Onlus Codici per mettere un freno a episodi di bullismo e cyberbullismo tra i giovanissimi, riferisce l’agenzia Dire. Dopo Milano, Pistoia, Napoli e Pescara anche nella Capitale sbarca, dunque, lo strumento pensato dal Centro per i diritti del cittadino a sostegno delle vittime e dei loro familiari. A Roma il progetto di Codici ha ricevuto il finanziamento della Provincia che ha messo sul piatto 12.500 euro, soldi che serviranno anche a diffondere nelle scuole 10mila guide contro il bullismo e realizzare incontri sul tema con gli studenti. Lo sportello romano di Codici sara’ attivo dal lunedi’ al venerdi’ dalle 15 alle 19. Allo 06.5571996 risponderanno psicologi ed esperti di questioni legali. Le segnalazioni potranno anche essere inoltrate via e-mail all’indirizzo: sportello.codici@codici.org. Mentre le guide anti-bullo saranno in distribuzione da oggi nelle 600 scuole di Roma e provincia. Secondo una recente indagine dell’Osservatorio Codici circa il 40% degli alunni tra i 9 e i 14 anni e’ vittima di episodi di bullismo. Si va dalle prese in giro (66,6%) ai furti (15%) alle minacce (7%). Il 6,5% dichiara di essere stato vittima di violenza e maltrattamenti fisici, mentre l’80% degli studenti asserisce di essere stato testimone di episodi di bullismo. “Strumenti come lo sportello- spiega il segretario nazionale di Codici, Ivano Giacomelli- dovranno aiutare a superare la paura della denuncia che e’ uno degli elementi che condiziona i giovani e rende il fenomeno del bullismo tutt’ora sommerso”. Da gennaio ad oggi sono arrivate agli sportelli del Codici, attivati nelle altre citta’, circa 10 telefonate al giorno, il 75% delle quali giunge da familiari e educatori, mentre solo il 15% di esse proviene dagli studenti. Ad essere coinvolti in atti di bullismo sono specialmente gli alunni delle scuole secondarie e superiori, in particolare gli istituti tecnici e professionali. “L’elemento preoccupante- spiegano gli esperti di Codici- e’ che gli atti di violenza raggiungono spesso una dimensione tale da essere penalmente perseguibili e la matrice di tali atteggiamenti sembra essere, in primis, quella della non accettazione della diversita’ (sessuale,handicap,colore della pelle, ndr)”. A Pescara al momento i casi recepiti dal Codici sono 8, di cui uno ha portato all’istituzione di un processo penale, 5 sono seguiti dallo psicologo e 2 dallo sportello con delle azioni stragiudiziali. I fatti coinvolgono giovani tra i 13 e i 15 anni e riguardano principalmente denunce di tentato stupro, minacce, insulti, atti violenti. A Milano, al momento, il Codici sta seguendo un solo caso riguardante un ragazzo di 15 anni, vittima di insulti e prevaricazioni da parte dei compagni di classe.


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