Politica

Comunicare la cooperazione internazionale? Volere è potere…

la Farnesina ha dimostrato che quando vuole può fare cose egregie in materia di comunicazione sulla cooperazione internazionale. Da questa settimana, infatti...

di Paolo Manzo

la Farnesina ha dimostrato che?
? quando vuole, può fare cose egregie in materia di comunicazione sulla cooperazione internazionale. Da questa settimana, infatti, è consultabile da tutti online il sito www.cooperazioneallosviluppo.esteri.it, il nuovo portale che tratta di aiuto pubblico allo sviluppo del ministero degli Affari esteri. Dalle iniziative nei Paesi in via di sviluppo alle aree tematiche d?intervento, dagli aiuti d?emergenza ai partner internazionali, dalle ong ai riferimenti per chi vuole lavorare nella cooperazione. Davvero poco sembra lasciato al caso: il sito è ricco di dati, immagini, notizie e non mancano gli ?speciali? di approfondimento. Un portale di informazione e di servizio che potrebbe diventare un traino per rilanciare la cooperazione internazionale, dopo la scoppola dei recenti dati Ocse che ha visto il nostro Paese nella veste del gambero in quanto a percentuale di Aps sul Pil. Come se non bastasse, fonti bene informate fanno sapere che entro fine maggio partirà un nuovo mensile cartaceo sull?aiuto pubblico allo sviluppo. Anch?esso ?made in Mae?. Good news per chi opera in questo settore, troppo spesso considerato residuale!

Sino al 29 aprile su MTV Italia?
? potremo assistere a School in Action, il primo reality show girato interamente in una favela. La pazza idea, oltre alla rete che si rivolge a un target essenzialmente di giovani, è venuta all?organizzazione non governativa ActionAid International, in collaborazione con Unas, l?associazione dei favelados di Heliopolis, a San Paolo del Brasile. Scooperation ne è sicura: finalmente assisteremo a un reality-show intelligente.

Per i palestinesi fanno molto di più gli Usa?
? di tutti i Paesi europei messi assieme. Molti probabilmente ci resteranno ?di sasso? ma questo è il concetto espresso da Karen Abu Zeid, rappresentante di Unrwa – l?agenzia dell?Onu per i rifugiati palestinesi – il quale ha dichiarato al prestigioso quotidiano arabo pubblicato a Londra Al Quds al-Arabi che gli Stati Uniti hanno offerto di ospitare settemila profughi palestinesi fuggiti dall?Iraq, cosa che nessun altro Paese del Vecchio continente si è offerto di fare. L?Unione europea sul tema? Parole, parole, parole?


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