Formazione

Emergenza Darfur: Ocha, serve un intervento regionale

La crisi del Darfur riguarda anche Ciad e Centrafrica, dove continuano gli attacchi alla popolazione. L'ufficio per il coordinamento umanitario dell'Onu chiede un intervento regionale.

di Redazione

DARFUR, CIAD E CENTRAFRICA: La crisi è regionale.
In mancanza di un efficace intervento della comunità internazionale nella regione sudanese del Darfur ? dove il conflitto dura ormai da 4 anni – la situazione umanitaria dell?intera zona a confine con Ciad e Repubblica Centrafricana potrebbe peggiorre con il rischio dello sfollamento di metà della popolazione nell?arco di un anno e mezzo: lo ha detto al Consiglio di sicurezza dell?Onu John Holmes, sottosegretario e responsabile dell?Ufficio per il coordinamento umanitario (Ocha), al ritorno da una visita nei tre paesi. ?È necessario ? ha sottolineato ? un approccio regionale, dove le questioni siano affrontare il più possibile in parallelo?. Secondo Holmes, il desiderio di addossare l?intera responsabilità della crisi al governo sudanese di Khartoum potrebbe essere errato e vanno comunque escluse ?soluzioni nazionali in aggiunta a una regionale?.

RIFUGIATI E SFOLLATI – Il capo della sezione umanitaria dell?Onu ha ribadito l?urgenza di accelerare l?assistenza in modo da ridurre le sofferenze di rifugiati e sfollati, che negli ultimi mesi sono aumentati notevolmente. Nell?est del Ciad, ha detto Holmes dopo aver parlato con operatori umanitari, funzionari governativi e società civile, il loro numero si è quasi triplicato fino agli attuali 140.000; in base a testimonianze raccolte in loco, Holmes ha aggiunto che civili sarebbero stati reclutati a forza nei campi profughi, compresi bambini. Per questo ? ha sottolineato ? è necessario un piano urgente per trovare una diversa collocazione ai campi che ospitano rifugiati provenienti dalla vicina regione del Darfur. Holmes ha descritto le condizioni degli sfollati che negli ultimi tre anni sono rimasti nei campi profughi del Darfur: ?Stanno perdendo la speranza di poter tornare un giorno nei loro villaggi?. Non solo, ma i profughi ? in Darfur stime Onu ne indicano oltre due milioni – continuano a essere esposti a violenze quotidiane. Grave la situazione dei civili anche nella Repubblica Centrafricana dove ? ha aggiunto Holmes citando dati raccolti dalle organizzazioni locali ? un milione di persone ha bisogno di assistenza umanitaria. ?Ci sono fondi sufficienti per intervenire, ma mancano infrastrutture? e soprattutto sicurezza in tutto il nord-est, dove sono attivi gruppi ribelli, predoni locali, bande armate provenienti dal Darfur; i profughi ? ha detto ancora il responsabile umanitario dell?Onu ? sono sparpagliati per la boscaglia e difficili da raggiungere?. (fonte: Misna)


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