Economia

Praga, la nuova frontiera

"Garantire un'economia plurale". Parla Rainer Schutler, leader di Cecop. Che spiega l'importanza dell'appuntamento di fine ottobre

di Giampaolo Cerri

Costruire un?Europa sociale. Non è obiettivo da poco quello della Confederazione europea di cooperative di lavoro, sociali e imprese partecipate, con sede a Bruxelles e unico organismo di rappresentanza del mondo cooperativo. I tempi sono d?altra parte maturi: costituzione europea e allargamento a Est sono alle porte. Proprio l?ingresso massiccio di Paesi dell?Est e i problemi connessi saranno al centro di una conferenza che Cecop ha organizzato a Praga, in collaborazione con la Commissione europea, il 24 e 25 ottobre sul tema Enlarging the social economy. Ne parliamo con Rainer Schutler, segretario generale di Cecop. Tedesco, economista esperto di autogestione, Schutler arriva al mondo cooperativo da quello sindacale. Vita: Schutler, cosa c?entra l?economia sociale con l?allargamento a Est? Rainer Schutler: C?è un motivo storico: la Cecop è impegnata fin dal crollo del Muro a intessere rapporti con le cooperative dell?Est europeo. Si è cominciato aiutandole a riflettere sul proprio ruolo, a guardarsi all?interno. Era in atto una crisi di identità: le cooperative erano state statalizzate. È stata un?azione produttiva: incontri bilaterali e multilaterali, seminari e convegni. Ed efficace: le cooperative di Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania e Bulgaria sono entrate in Cecop come membri nel 95 . Vita: Quali le difficoltà incontrate? Schutler: Una situazione politica difficile. Nella maggior parte di questi Paesi l?immagine era fortemente negativa: sapeva di vecchio e di regime. Eppure erano cambiate e avevano cambiato i loro dirigenti. Questa disistima del movimento cooperativo portava a un legislazione che lo penalizzava o lo banalizzava. Per questo, con la Commissione europea, abbiamo cominciato a lavorare con Stati e cooperative per creare un clima favorevole, per consolidare le organizzazioni, per la nascita di politiche ad hoc. Fino a lanciare, due anni e mezzo fa, il progetto Coop, con la Commissione (Dg imprese e Dg allargamento) nel quadro del Business support program, con l?obiettivo di rafforzare le cooperative nella fase dell?allargamento. Vita: Sostenere l?Est e va bene. Con quali ricadute per le coop dell?Europa attuale? Schutler: Basta guardare al medio termine. L?economia sociale è forte in Europa ma a livello locale. Mobilitarla su un tema come l?allargamento è obiettivo ambizioso. Se non si creano in quei Paesi autentiche politiche di sostegno all?economia sociale, quando l?Europa sarà dei 25, l?economia sociale finirà per essere minoranza. Quindi l?interesse è doppio. Per questo è importante avere un?alternativa al mercato e allo Stato. Ma anche un passo necessario per il mondo cooperativo: se vogliamo esistere ancora in Europa, occorre che anche a Est nascano politiche favorevoli a questa economia. Vita: Quanto è importante il ruolo dell?economia sociale nell?allargamento? Schutler: Molto, e per almeno tre ragioni. Economa sociale forte significa società civile forte, ovvero l?unica garanzia di democrazia, a lungo termine. Nell?Est, le democrazie sono ancora un po? fragili: a ogni elezione qualcuno mette in guardia da rischi di populismo, di neocomunismo. Società civile significa partecipazione diffusa. Un aspetto non secondario riguarda il forte rischio di esclusione sociale vissuto da molti Paesi dell?Est, particolarmente le periferie delle grandi città: la cooperazione sociale ha le risorse e l?operatività necessarie. Infine è importante in questi Paesi, come in tutta l?Europa, garantire un?economia plurale. Abbiamo visto quanto, nel passato, l?economia di Stato o l?economia di mercato, da sole, non producano effetti positivi e come l?economia sociale, ben sviluppata, sia un regolatore importante. LA LOBBY BUONA Nome: Cecop – Confederazione europea di cooperative di lavoro, sociali e imprese partecipate Federazioni aderenti: 37 Imprese: 83mila (1.300.000 addetti) Segretario generale: Rainer Schutler Web: www.cecop.org Aree: servizi 38%, industria e artigianato 33%, costruzioni 14%, servizi sociali 13%; educazione e cultura 2% Membri italiani: Confcooperative, Agci, Ancpl-Legacoop, Federsolidarietà, Fondazione Caesar


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA