Welfare

La stagione del bio-ispettore

L’ispettore biologico va nelle aziende agricole e in quelle di trasformazione dei prodotti alimentari per verificare che siano rispettate le norme sulle...

di Carmen Morrone

L?ispettore biologico va nelle aziende agricole e in quelle di trasformazione dei prodotti alimentari per verificare che siano rispettate le norme sulle produzioni biologiche. è una professione relativamente nuova, la cui formazione è appannaggio degli istituti per la certificazione biologica. In Italia gli ispettori sono qualche migliaio, possono essere dipendenti di un ente o, ed è la maggior parte dei casi, essere liberi professionisti con partita Iva.

Alessandro Pulga è il direttore di Icea – Istituto certificazione etica e ambientale che controlla un quarto delle aziende in Italia. Nel suo albo sono iscritti 250 ispettori biologici.

«Possono diventare ispettori biologici», spiega Pulga, «i tecnici e i periti agrari e, ovviamente, i laureati in agronomia e anche quelli in veterinaria. I candidati devono seguire corsi professionalizzanti. Quelli organizzati da noi sono di due tipi: livello base, che richiede un impegno di 70 ore, e livello specialistico, dedicato a un singolo settore, con durata variabile fra le 16 e le 20 ore. Le materie riguardano le metodologie di esecuzione delle visite di controllo e il funzionamento del sistema di controllo Icea sulla normativa di settore oggetto della certificazione. Dopo le lezioni in aula c?è un test finale: prova scritta e colloquio. Segue un periodo di addestramento con visite aziendali in affiancamento a un tecnico controllore senior. Il periodo di tirocinio generalmente prevede almeno dieci visite dopo le quali c?è l?iscrizione al nostro albo».

La professione di ispettore biologico in Italia è regolata dal decreto legislativo 220 del 1995 e sono 16 gli istituti per la certificazione che organizzano corsi di formazione. «Ogni ente ha un suo percorso di qualifica che viene valutato a livello di ministero delle Politiche agricole. Il professionista che ha seguito un corso presso un istituto non ha precluso lo sbocco lavorativo in un altro ente e tanto meno deve ricominciare daccapo il percorso formativo. In questo caso viene valutato il suo curriculum professionale». l momento manca una formazione universitaria. «Ci sono molti master sull?agricoltura biologica, sulla certificazione delle produzioni», continua Pulga. «Sarebbe auspicabile un?intesa fra Icea e mondo accademico in modo che un modulo di lezioni fosse dedicato alle metodologie per le ispezioni. In questo modo i laureati avrebbero già affrontato parte del percorso per diventare ispettori Icea».

Quanto si guadagna svolgendo questa professione?«L?ispettore Icea ha un costo di 90-100 euro a verifica, in un giorno si fanno tre visite nelle aziende agricole, due se l?impresa è di trasformazione alimentare. In media si può guadagnare 270 euro al giorno. è un lavoro stagionale, nel senso che c?è molta richiesta nel periodo del raccolto che va da maggio a settembre».

Info: Icea – Istituto certificazione etica ambientale, Bologna – www.icea.info – tel. 051.272986


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