Economia

Non autosufficienti, venti milioni per rimanere in casa

L’obiettivo è quello di favorire la permanenza delle persone non autosufficienti (anziani e disabili ) a casa, attivando o potenziando...a cura di, Sandra Odorico

di Redazione

Sostenere le persone non autosufficienti e gli anziani potenziando i servizi domiciliari attraverso l?integrazione dei servizi sociali e sanitari, secondo un principio di personalizzazione delle risposte: questo è l?obiettivo del Fondo per l?autonomia possibile e l?assistenza a lungo termine istituito dalla Regione Friuli Venezia Giulia. La dote del fondo è pari a circa 20 milioni per quest?anno (con un aumento del 75% rispetto alle risorse impegnate lo scorso anno in questo ambito). Di questi fondi, 18,8 milioni saranno destinati alla realizzazione dei progetti assistenziali individuali e dei progetti per la vita indipendente dedicati ad anziani e disabili e 1,2 milioni andranno a progetti personalizzati per la salute mentale.

L?obiettivo è quello di favorire la permanenza delle persone non autosufficienti (anziani e disabili ) a casa, attivando o potenziando – come si legge nello stesso regolamento – la rete di assistenza domiciliare integrata.

Secondo stime recenti, sono circa 8mila persone, di cui 3mila assistite a domicilio (2.400 anziani, 300 disabili e 300 malati psichiatrici).

Per attivare i servizi previsti dal fondo sarà necessaria una semplice segnalazione al Servizio sociale del proprio Comune o al Distretto sanitario. In un secondo momento sarà compito dell?Unità valutativa distrettuale, all?interno dell?Azienda sanitaria di competenza, mettere in atto un progetto di vita individualizzato, condiviso con la famiglia e i servizi, che potrà prevedere l?attivazione di uno degli strumenti previsti dal Fondo.

L?importo dell?assegno per l?autonomia dipenderà dal reddito Isee del nucleo familiare (il tetto massimo è di 35mila euro) e dalla gravità della non autosufficienza, misurata in perdita di Adl (Activity of Daily Living) e può variare da 2 mila a 6,2 mila euro annui.

«Il Fondo», ha sottolineato l?assessore alla Salute e protezione sociale, Ezio Beltrame, «ha uno spirito sperimentale; non vuole aggiungersi ai servizi esistenti quanto essere un supporto alle prestazioni sanitarie e assistenziali già garantite».

In particolare le misure sostenute potranno riguardare specifici interventi di assistenza domiciliare, allo scopo di evitare il ricovero in strutture residenziali, servizi di sollievo alla famiglia, attraverso forme di assistenza domiciliare, le cosiddette ?badanti?, e di aiuto personale anche della durata di 24 ore; alcune formule previste sono l?assegno per l?autonomia (Apa) e il contributo per l?aiuto familiare.

Il presidente della Consulta dei disabili, Vladimiro Kosich sottolinea come «l?obiettivo del Fondo sia quello di incrementare e razionalizzare il sistema di protezione sociale e di cura per le persone gravemente non autosufficienti, attraverso uno strumento di intervento elastico e adattabile ai differenti tipi di bisogni».

Info: www.regione.fvg.it


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