Cultura

Servizio civile, Cnesc: «De Luca, ci sei ancora?»

La Conferenza nazionale degli enti preoccupato per l'immobilismo del governo. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato

di Redazione

Quarantatre giorni di attesa. Tanto è passato dall?incontro tra il Sottosegretario Cristina De Luca e la CNESC, la Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile, autorevole interlocutore composto dalle maggiori realtà del terzo settore impegnate, fin dall?obiezione di coscienza, a promuovere e valorizzare la proposta del servizio civile in termini educativi per i giovani e di coinvolgimento delle comunità in cui si svolge. Un silenzio inaspettato, dopo il confronto dialettico e costruttivo che ha caratterizzato l?incontro della Cnesc con la De Luca lo scorso 21 febbraio. In quella sede si è convenuto nel ritenere il Servizio Civile Nazionale un importante esperienza educativa rivolta ai gio-vani, un?esperienza di cittadinanza attiva, di difesa civile e nonviolenta della Patria. La Cnesc ha ascoltato con interesse l?impegno del Governo nel voler valorizzare il Servizio Civile Nazionale quale strumento educativo di qualità per i giovani, testimonianza di solida-rietà e pace nel nostro Paese ed all?estero. La Conferenza ha espresso il suo apprezzamento alla proposta del Sottosegretario De Luca di avviare un percorso di ripensamento dell?attuale sistema di Servizio Civile, che valorizzi i molti risultati positivi e risolva alcune difficoltà emerse dall?esperienza fino ad oggi realizzata. Oggi, come CNESC esprimiamo tutta la nostra preoccupazione nel constatare che le intenzioni sono rimaste tali, non avendo il Ministero della Solidarietà Sociale avviato alcun processo di riflessione sull?impianto attuale del servizio civile come definito dalle normative vigenti. Un?attesa che pesa il doppio visto che la lentezza nell?avvio e nell?indirizzo del processo di rilettura e revisione del Servizio Civile Nazionale sta comportando la mancata indicazione da parte di un calendario preciso delle scadenze 2007. Uno stallo che rischia di compromettere la prosecuzione delle attività ordinarie legate al sistema esistente, basti pensare che gli Enti non conoscono se e quando avverrà il nuovo accreditamento, così come le da-te sull?avvio dei progetti 2007. Silenzio che avvolge anche la promessa di un contributo aggiuntivo per il fondo nazionale per il Servizio Civile Nazionale. Come CNESC chiediamo al Governo di rispettare le promesse e di attribuire tale contributo per il finanziamento dei progetti presentati dagli enti dell?albo nazionale e permettere almeno allo stesso numero di giovani del 2006 di fare il servizio civile. ?Sarebbe un bel segno inoltre se anche le Regioni, nuovi attori del sistema, facessero la loro parte contribuendo al finanziamento del servizio civile nazionale ? commenta Fausto Casini, presidente della Cnesc – Infatti l?esiguità delle risorse messe in campo per il 2007, tolte le spese di funzionamento dell?Ufficio Nazionale e per le Regioni, permetterà, sui pro-getti presentati ad ottobre per 120.000 richieste, l?avvio di 39.000 giovani rispetto ai 53.500 del 2006. A fronte della ripartizione dei fondi con le Regioni, mentre queste ultime vedono confermati gli avvii dello scorso anno, gli enti nazionali di privato sociale subiranno ? per mancanza di fondi – un taglio di circa 8.000 posti rispetto al 2006?.

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