Salute

Prodi promette, ma non mantiene

Dodici ong lanciano la campagna «Uniti per i bambini, Uniti contro l’Aids». Il 14 e 15 aprile in piazza per dare la scossa al governo...

di Emanuela Citterio

«L? Italia onorerà gli impegni assunti verso il Fondo globale per la lotta all?Aids, malaria e tubercolosi». L?aveva assicurato il presidente del Consiglio Romano Prodi ad Addis Abeba, il 29 gennaio, durante il summit dell?Unione africana. A oltre due mesi di distanza, dodici organizzazioni chiedono l?adempimento della promessa. Si tratta di Unicef Italia, Amnesty international, Anlaids, Arché, Cesvi, Cittadinanza attiva, Comunità di Sant?Egidio, Croce rossa italiana, Lila, Medici senza frontiere, Save the children, Terre des hommes Italia. Il 14 e 15 aprile porteranno in un migliaio di piazze italiane la campagna «Uniti per i bambini, Uniti contro l?Aids». «Due giornate di mobilitazione e di raccolta firme» spiega Roberto Salvan, direttore generale del Comitato italiano per l?Unicef, «per chiedere al governo e alla comunità internazionale di rispettare gli impegni presi, con un?attenzione particolare alla situazione dei bambini».

La raccolta di firme si concluderà alla fine di maggio, con un obiettivo: il vertice del G8 in programma dal 6 all?8 giugno ad Heiligendamm, in Germania. «L?Italia non può permettersi di presentarsi al vertice con un debito nei confronti del Fondo globale», afferma Salvan. Il nostro è uno dei Paesi promotori del fondo lanciato nel 2001. Ma ad oggi non ha ancora stanziato i fondi promessi per il 2007 e il 2006, 130 milioni di euro per ciascun anno. E deve ancora versare una quota residua di 20 milioni di euro del 2005.

In Senato e alla Camera sono state presentate due proposte di legge per l?istituzione di un fondo triennale che finanzi l?impegno internazionale per la lotta all?Aids. «Una legge ad hoc servirebbe a rendere certe e reperibili le risorse, attraverso un meccanismo più trasparente e creando un capitolo di spesa specifico nel bilancio dello Stato», spiega Iacopo Viciani di Action Aid. Nessuno può sapere con certezza da dove debbano provenire i fondi. In passato sono stati prelevati dal bilancio della cooperazione internazionale oppure dal fondo speciale del ministero del Tesoro. Un ping pong senza prospettive.

Per monitorare il nostro governo, Action Aid e altre 22 ong italiane hanno perciò inaugurato l?Osservatorio italiano sull?azione globale contro l?Aids.

Info sulla campagna: www.unitiperibambini.it


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