Cultura

La conquista di Mogadiscio

L'inferno somalo: cronologia

di Redazione

2004 10 ottobre: Abdullahi Yusuf Ahmed viene nominato capo di Stato dal parlamento transitorio somalo. Contestato da alcuni signori della guerra, si insedia nel 2005 a Baioda (centro della Somalia) anziché nella capitale Mogadiscio. 2006 Giugno-luglio: le milizie dei tribunali islamici conquistano Mogadiscio. 9 ottobre: gli islamisti somali dichiarano ?la guerra santa? contro il governo transitorio sostenuto da Etiopia e Stati Uniti. 28 dicembre: con il sostegno dell?esercito etiope le forze governative somale riconquistano Mogadiscio. 2007 1° gennaio: cade l?ultimo bastione dei tribunali islamici,Kisimajo. 8 gennaio: il presidente Yusuf entra per la prima volta nella capitale; raid aereo dell?aviazione statunitense nel Sud del Paese contro presunti membri di al Qaeda. 19 gennaio: l?Unione africana dispiega una forza di pace di 7.600 soldati, l?Amisom. 1° marzo: il presidente Yusuf annuncia per il 16 aprile una conferenza di riconciliazione nazionale; una trentina di ufficiali ugandesi della forza di pace africana sbarcano a Baidoa; dall?inizio di febbraio, oltre 15mila civili sono fuggiti da Mogadiscio dove violenze quasi quotidiane hanno fatto da gennaio una sessantina di vittime. 6 marzo: i soldati ugandesi arrivano a Mogadiscio. 13 marzo: Yusuf si installa nella capitale in una giornata segnata da scontri armati; inizia la ripresa di Mogadiscio da parte di un gruppo di ?insorti? composto da miliziani del sotto-clan degli Ayr e giovani estremisti degli ex tribunali islamici. 21 marzo: molti quartieri della capitale sono passati sotto il controllo degli ?insorti?. 28 marzo: inizio della controffensiva guidata dai soldati etiopi a Mogadiscio. 29 marzo: l?Alto commissariato Onu per i rifugiati stima a 57mila il numero di persone in fuga dagli scontri armati. 31 marzo: primo soldato ugandese ucciso. 3 aprile: l?Unione europea chiede alle fazioni somale e all?esercito etiope un cessate-il-fuoco immediato.

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