Formazione

Testamento biologico, convegno al Senato

Sostanziale sì delle religioni

di Redazione

Giorgio Napolitano, dopo aver ascoltato le relazioni al Convengno internazionale sulle dichiarazioni anticipate di volonta’ promosso dalla Commissione Sanita’ del Senato, si e’ augurato che i provvedimenti di cui si discute possano ”avere un riscontro positivo nei lavori del Senato”. ”Ho constatato un clima di grande riflessivita’ – ha spiegato Napolitano – con l’evidente impegno ad avvicinare le posizioni e sopattutto ad individuare correttamente i problemi. Non dubito che di cio’ si potra’ avere un riscontro positivo nei lavori del Senato”.

Il presidente del Pontificio consiglio per la pastorale della Salute, cardinale Javier Barragan. Entrando nel merito delle disposizioni del testamento biologico, Barragan ha sottolineato come un primo punto si riferisca alla discussa questione dell’idratazione e nutrizione del paziente terminale: ”Questi interventi – ha detto – non possono in se stessi costituire un accanimento terapeutico perche’ non sono terapie, ma il modo ordinario di soddisfare i bisogni del paziente che non in grado di avere cura di se. Un elemento essenziale dell’accanimento – dice – e’ l’inutilita’ o la sproporzionalita’ delle terapie”. Il testamento biologico, ha aggiunto, ”dovrebbe inoltre essere molto flessibile; cioe’ non dovrebbe essere redatto una volta per sempre”. Si deve tener presente, ha sottolineato, che cvon il continuo progresso della medicina alcune terapie che si pensavano inutili e sproporzionate quando e’ stato redatto il testamento biologico, potrebbero non essere piu’ tali al momento della sua applicazione.

Un sostanziale ”sì” all’introduzione nelle legislazioni del cosiddetto testamento biologico e’ venuto dai rappresentanti delle religioni. A discutere del tema, oltre a Barragan, c’erano il docente di filosofia islamica presso l’Universita’ de Il Cairo, Hassan Hanafi Hassanien, l’ex presidente dell’Unione delle Comunita’ ebraiche italiane, Amos Luzzatto ed il direttore spirituale del centro Rabten Ghe Pel Ling, il lama Thamthog Rinpoche.


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