Formazione

Telefonino in classe sì o no? Le risposte di chi studia pedagogia

Qualche settimana fa il telefonino è balzato all’onore delle cronache a proposito del suo uso-abuso durante l’orario scolastico da parte degli alunni non solo di...

di Redazione

Qualche settimana fa il telefonino è balzato all?onore delle cronache a proposito del suo uso-abuso durante l?orario scolastico da parte degli alunni non solo di scuole superiori ma anche medie ed elementari. Francesco Pira, docente di Comunicazione sociale e ricercatore all?università di Udine, insieme al pediatra Vincenzo Marrali ha scritto Infanzia media e nuove tecnologie (Franco Angeli).

«Il volume è il risultato di una ricerca condotta fra 1.212 scolari di quarta e quinta elementare di scuole in tutta Italia. è risultato che il 61% ha un cellulare, il 58% spedisce da 1 a 3 sms al giorno. Gli adolescenti lo usano tutto il giorno, anche a scuola, e lo tengono acceso pure di notte», spiega Pira.

Il libro conduce una riflessione sui rischi ma anche sulla potenzialità dei media e delle nuove tecnologie usate dai bambini. «Vivremo sempre di più in un mondo multimediale», continua l?autore della ricerca, «ci sono potenzialità anche nell?uso del cellulare. Non serve più solo per telefonare, ci sono giochi, internet, vari tipi di multimedialità. Spesso i bambini imparano ad usare il telefonino per poi passare al personal computer».

Lo studio contiene interessanti risvolti utili agli studenti in scienza della formazione. «Vuole essere un momento di confronto e si rivolge a chi studia pedagogia, psicologia, a chi insegna, e agli assistente sociali. Sono infatti le cosiddette agenzie educative a dover riempire di contenuto questi strumenti e a insegnare un rapporto equilibrato».

Info: www.uniud.itwww.francescopira.it


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