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Si scioglie il gelo tra italia e bielorussia

Ha avuto successo la missione tecnica italiana che si è recata in Bielorussia dal 19 al 22 marzo per discutere di accordi relativi a soggiorni terapeutici di minori e ad adozioni internazionali..

di Sara De Carli

Via libera ai soggiorni solidaristici: i 30mila bambini bielorussi torneranno presto. È stato il ministro Paolo Ferrero in persona a dare la bella notizia: «Carissimi, è con vero piacere che mi rivolgo a tutti voi per comunicarvi che la missione che si è svolta a Minsk ha avuto un esito positivo». Le famiglie italiane che ospitano bambini bielorussi stavano da mesi con il fiato sospeso, da quando cioè, per via del caso di Maria/Vika, la Bielorussia aveva bloccato tutto. La delegazione di tecnici rientrata il 22 marzo ha concluso con la Bielorussia un accordo che stabilisce le regole per l?accoglienza dei bambini. Manca ancora la formalizzazione (serve la firma dei politici), ma il traguardo è raggiunto. E non si torna indietro.

Antonio Bianchi, presidente di Avib, la federazione delle associazioni di volontariato italiane per la Bielorussia, spiega che la novità è che per la prima volta esiste un accordo formale. «Se i due Paesi si parlano, sarà più facile rendere simili le normative e rispettare i paletti: i documenti ma anche i requisiti per i bambini e le famiglie». Superato per esempio – ed è una vittoria delle famiglie – il veto per l?arrivo di bambini che vivono in istituto, chiesto da alcuni per evitare che le famiglie italiane potessero confondere soggiorni e adozioni. Le famiglie d?ora in avanti dovranno sottoscrivere un?autocertificazione che sarà depositata presso il Comitato minori stranieri: una sorta di ?dichiarazione d?onore? in cui attestano di sapere che i bambini non possono essere adottati durante i soggiorni, che il soggiorno non crea un diritto di precedenza nell?adozione, che la rappresentanza degli interessi dei minori spetta alle accompagnatrici e alle autorità bielorusse. Lo Stato italiano, da parte sua, si impegna a comunicare a tutti i tribunali per i minorenni i nomi dei bambini ospitati e a informare le autorità bielorusse di ogni causa riguardante i bambini. «Un?altra novità è il fatto che le associazioni dovranno formare le famiglie con figure professionali idonee», dice Bianchi, il cui desiderio ora sarebbe un?accelerazione sui tempi della formalizzazione dell?accordo. Perché le associazioni avevano lavorato comunque, in questi mesi, e quindi ci sarebbero 150 bambini pronti a partire il sabato prima di Pasqua. L?accordo c?è, basta che la politica faccia un po? di pressione.

Oltre a questo accordo, la delegazione italiana ha firmato un protocollo in materia di adozioni, anch?esse ferme da mesi. Si tratta di bambini provenienti da istituti, che in gran parte dei casi hanno partecipato a soggiorni solidaristici in Italia. Entro il 1° maggio la Bielorussia risponderà alle 150 domande d?adozione che nel 2005 si era impegnata a esaminare entro dieci mesi, mentre è previsto un iter accelerato anche per 450 pratiche già presentate ma non accettate dalla Bielorussia.


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