Cultura

La folle offensiva della Commissione

È proprio vero che la commissione europea ha scarsissima fantasia in quanto a visione del non profit. Come già nell’estate del 2005, quando...

di Paolo Manzo

È proprio vero che la commissione europea ha
…scarsissima fantasia in quanto a visione del non profit. Come già nell?estate del 2005, quando tentarono per la prima volta di associare le ong ad Osama bin Laden, i soloni di Bruxelles sono tornati a testa bassa all?attacco della cooperazione internazionale. E questa volta l?hanno fatto con il bando di gara numero JLS/D2/2007/01 che ha come obiettivo quello «di commissionare uno studio volto a determinare l?estensione degli abusi delle organizzazioni non a scopo di lucro, ai fini di una valutazione più complessa dei crimini finanziari nell?Unione europea». Già le parole fanno accapponare la pelle e viene da chiedersi chi l?abbia scritto alla Direzione generale Giustizia, libertà e sicurezza della Ue. Lo ?studio? dovrà individuare le tipologie dei crimini finanziari più gravi e più frequenti commessi nel non profit, che dovrebbero essere descritti in termini sia di volume che di valore. Costo dell?operazione a carico della Commissione Ue (quindi del cittadino) 100mila euro, più i costi di struttura. Nel cinquantesimo anniversario del cammino europeo è davvero deprimente che sul non profit il ?parto? principale di Bruxelles sia questo bando-?topolino?.

mentre in darfur continuano i massacri…
… perde i pezzi la Fondazione italo-sudanese che dallo scorso autunno de facto gestisce al posto della cooperazione italiana Avamposto 55, l?ospedale di Nyala e di cui tanto ha parlato Scooperation. È infatti stato espulso, dopo un ?vigoroso? interrogatorio da parte dei servizi sudanesi, il signor Mazzantini, un fedelissimo della Contini nonché membro della suddetta fondazione. Un fatto davvero strano e che non sembra confermare quanto scrittomi lo scorso fine gennaio da miss Barbara: «L?ospedale ovviamente va benissimo, nonostante i vostri falsi scoop». Saranno pure falsi gli scoop di Scooperation ma, intanto, Mazzantini dal Sudan è dovuto fuggire.

si inaugura a maggio la casa del sorriso…
… a Città del Capo, in Sudafrica. È il centro di accoglienza per donne e bambini vittime di violenze realizzato dal Cesvi in collaborazione con Mediamarket. Un?oasi di pace nella baraccopoli di Philippi, dove il virus dell?Hiv colpisce il 30% degli abitanti e dove il tasso di disoccupazione è dell?80%. Good news.


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