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Milano, le Nazioni unite tornano giovani
Ragazzi delle superiori simulano un'Assemblea delle Nazioni Unite. Il summit si chiude oggi in Bocconi
di Redazione
Giovani studenti a scuola di relazioni internazionali, tra scenari di crisi politica, dibattiti sui diritti umani, intese sull’ambiente e analisi economico-sociali, sulla falsa riga dei problemi che la comunità internazionale affronta quotidianamente. Davanti a oltre 260 studenti (la maggior parte ragazze) tra i 16 e i 18 anni si è aperta ieri nell’aula magna dell’Università Bocconi di Milano la nona simulazione dell’Assemblea delle Nazioni Unite.
Il “Model United Nations” (Mun) è una sorta di gioco di ruolo nato nel 1968 su iniziativa della Scuola internazionale de l’Aia, in cui gli studenti delle scuole superiori rivestono il ruolo di rappresentanti di uno Stato membro dell’Onu simulando le discussioni che si tengono al Palazzo di vetro di New York.
“In base ai temi in discussione nella conferenza, gli studenti-diplomatici studiano le problematiche e approfondiscono il Paese che sono chiamati a rappresentare, e qui presentano le loro risoluzioni che vengono prima discusse e poi votate dall’assemblea. Il tutto in inglese” spiega Adriana Festa, responsabile attività extracurriculari del civico liceo linguistico “A. Manzoni” di Milano che organizza per oggi e domani l’assemblea plenaria. “I nostri allievi partecipano alle sei sessioni internazionali annuali (in Olanda, Irlanda, Gran Bretagna, Grecia, Portogallo e Francia) da ormai 15 anni. Ma la delegazione che va all’estero è composta di 12 studenti solitamente del quinto anno, che partecipano a rotazione” conclude la Festa, aggiungendo che qui a Milano ci sono invece tutti i 112 allievi iscritti volontariamente al corso settimanale che insegna loro le modalità e le tecniche del contraddittorio in lingua inglese. Gli altri 150 studenti che gremiscono l’aula della Bocconi provengono da altre dieci scuole (tutte private tranne il liceo linguistico G. Deledda di Genova) tra cui quattro europee (da Polonia, Gran Bretagna, Francia e Romania). Gaddi Vasquez, ambasciatore Usa presso la Fao, ospite d’onore della cerimonia d’apertura di oggi, ha sottolineato come questa simulazione “sia una straordinaria occasione di scambio di idee e di confronto di esperienze tra individui e gruppi di ragazzi provenienti da tutte le parti del mondo”.
Anche il preside del liceo linguistico, Giuseppe Polistena, parla di “un momento formativo importante” non solo per capire i meccanismi che regolano l`attività dell’Onu, “ma proprio perché i ragazzi approfondiscono temi importanti e si fanno carico dei problemi degli Stati, un esercizio importante di educazione civica in un momento drammatico per le scuole”. L’assembla si chiude oggi alle 13. La prossima tappa della simulazione è prevista in aprile a Dublino.
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