Formazione

A Torino avvocati “gratis” contro le liberalizzazioni

Il 16 aprile nel capoluogo piemontese una giornata di consulenze gratuite

di Redazione

Una giornata di consulenza legale gratuita per i cittadini. E’ questa la forma di protesta contro il decreto Bersani annunciata per il 16 aprile dalla Associazione avvocati del distretto di Torino, che comprende soprattutto avvocati civilisti, e che promuove per il 28 marzo nell’aula magna del Palagiustizia l’incontro dal titolo ‘Chiuderemo gli studi?’ che vedra’ la partecipazione dei vertici istituzionali dell’Avvocatura piemontese e del presidente della Federazione europea degli avvocati Maurizio De Tilla. “Questa nuova forma di protesta -spiega una nota diffusa dall’avvocato Roberto Marchetti, presidente dell’associazione avvocati del distretto di Torino- per la prima volta adottata a Torino viene intrapresa soprattutto contro le finte liberalizzazioni previste dal decreto Bersani, la pubblicita’ indiscriminata, contro l’inasprimento degli adempimenti burocratici cui e contro il provvedimento sull’indennizzo diretto. Tutto questo incide negativamente sui diritti delle persone e va a influire pesantemente sulla realta’ dell’Avvocatura torinese prossima al collasso”. Nel capoluogo piemontese sono piu’ di 4.500, uno ogni 200 abitanti, gli avvocati, e 3.200 nel resto della regione, contro i 100 legali in piu’ nella sola Torino. “Gia’ si parla -spiega ancora la nota- di introdurre la figura dell’avvocato pubblico per i non abbienti, il che significa affidare al tutela dei diritti a un funzionario dello Stato, come tale primo di autonomia e indipendenza ed e’ stata proposta l’abolizione del difensore nei giudizi davanti ai giudici di pace. L’effetto concreto -conclude- sara’ quello di distruggere la figura dell’avvocato di famiglia, scomparira’ l’avvocato per tutte le tasche e molti studi saranno costretti a chiudere”.


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