Formazione

Immigrati: Bonanni (Cisl), situazione esplosiva

Presso le Prefetture 220mila domande inevase. L'allarme del segretario generale Cisl

di Redazione

?Dallo scorso dicembre, quando fu emesso il decreto che stabiliva 350 mila quote in aggiunte alle 170 mila del precedente provvedimento, le imprese aspettano di poter assumere gli immigrati già presenti in Italia ed impiegati in nero. Non si capisce che cosa stia aspettando il Governo?. Sul problema spinoso dell’immigrazione scende in campo il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni. ?Sono mesi che la CISL chiede al Governo ed ai Ministri competenti di procedere ad una regolarizzazione di tutti gli immigrati clandestini in grado di dimostrare l’esistenza di un rapporto di lavoro in Italia. Tra l’altro, la legge Bossi-Fini è stata dichiarata più volte incostituzionale in alcune sue parti e va dunque cambiata alla luce dell’aumento della clandestinità e delle continue discriminazioni ai danni dei lavoratori stranieri ?, aggiunge il leader della Cisl.
?Si sta creando una situazione davvero esplosiva. Gli sportelli unici istituiti presso le Prefetture non hanno dato riposte definitive ad oltre 220.000 domande giacenti e decine di migliaia di lavoratori irregolari hanno perso l’impiego. La CISL aveva chiesto al Governo di assumere un numero maggiore di personale civile per evadere le pratiche ed evitare in tal modo la paralisi del sistema che puntualmente si è verificata. Nel tentativo di rimediare alle gravi disfunzioni, negli sportelli medesimi, sono stati collocati in distacco oltre 300 finanzieri, distolti, peraltro, dalle loro naturali funzioni di accertamento delle violazioni finanziarie. Ma la situazione non è migliorata.
Da stime recenti in Italia, su 1,5 milioni di lavoratori immigrati impiegati in nero, 600 mila sono irregolari o clandestini. Vista la gravità della situazione, il Governo non può esimersi dall’emanare le quote dei flussi 2007. Prima lo fa e meglio è per il paese?.


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