Formazione

Milano e i rom: il Comune mantiene la parola

Il Prefetto ha disposto l'allestimento di un villaggio su un'area vicino al CEAS

di Sara De Carli

La scadenza che Milano si era data per risolvere la vicenda dei rom sgomberati da via Ripamonti era il 31 marzo, sabato prossimo. Quella era la data entro cui i rom avrebbero dovuto lasciare le tende posizionate provvisoriamente a Opera. Da Opera, come sappiamo, se n’erano andati prima. I rom sono stati accotli provvisorimante dal CEAS, Centro Ambrosiano di Solidarietà, che già accoglieva da un anno e mezzo i rom sgomberati da via Capo Rizzuto.
L’impegno è stato rispettato. Questa mattina il Prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi, ha dato disposizione per allestire una sistemazione di accoglienza su un terreno di 8mila meteri quadri di proprietà del Comune di Milano, sito all’interno del Parco Lambro e adiacente al Ceas. L’atto, sollecitato da tre assessori del Comune di Milano, Moioli, De Corato e Verga, si pone come coerente conseguenza del protocollo siglato a dicembre.
Sull’area si costruirà un piccolo villaggio della solidarietà, fatto di prefabbricati. I primi ad occuparlo saranno i rom di Opera, ma non con un’assegnazione definitiva. I rom infatti sono già stati inseriti in un percorso che mira all’autonomia, Ricordiamo infatti che tra le famiglie ospitate al Ceas due hanno già trovato casa e due stanno per farlo.
Il villaggio resterà al Comune per affrontare le emergenze abitative.


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