Famiglia

Acli: una nuova partenza per l’Europa

In occasione dell'anniversario dei Trattati di Roma, è necessario riscoprire i principi comuni e rilanciare le grandi sfide sociali

di Maurizio Regosa

«Il 25 marzo 2007 sia una nuova partenza per l'Europa». Questo il sentimento con cui le Associazioni cristiane lavoratori italiani si preparano al cinquantesimo anniversario dei Trattati di Roma la cui firma rappresentò il momento costitutivo delle Comunità Europee.

«L'unica risposta sensata alle prove che la globalizzazione in corso offre alla società civile è proprio l'Europa – affermano le Acli -. Per questo bisogna ripartire dai punti saldi che permisero la creazione, nel 1957, della Cee, madre dell'attuale Unione Europea: pace come fine, libertà come principio formativo e solidarietà come metodo».

Perché il 25 marzo non si celebri una mera ricorrenza storica è importante «rilanciare tre grandi sfide che l'Europa deve assumere: un'equa distribuzione di risorse energetiche, l'invecchiamento demografico e lo sviluppo di un nuovo partenariato con l'Africa».

Le Acli, presenti con le proprie sedi in 9 Paesi Membri dell'Unione, rinnovano il loro sostegno alla causa europea e si impegnano a farlo continuando sulla strada della difesa della dignità della persona umana, del rilancio della famiglia, della salvaguardia del diritto al lavoro, del rispetto della legalità e delle istituzioni.


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