Politica

Sanità, Turco: al via le case della salute

In Finanziaria sono stati stanziati 10 milioni di euro per la sperimentazione. Se ne prevede una ogni 5-10 mila abitanti

di Redazione

Il sistema sanitario nazionale fa un passo verso i cittadini. Basta girare tra mille uffici e studi medici, basta andare a tentoni alla ricerca della struttura giusta per i propri bisogni. Arrivano le ‘Case della salute’.
“Una struttura polivalente in grado di erogare materialmente l’insieme delle cure primarie e di garantire la continuita’ assistenziale e le attivita’ di prevenzione”, spiega il ministro della Salute, Livia Turco, che le definisce “il secondo pilastro del nostro Sistema sanitario nazionale, che affianchera’ la rete ospedaliera per una sanita’ sempre piu’ vicina al cittadino”.
Nel progetto del ministero, che in Finanziaria ha ottenuto lo stanziamento di 10 milioni di euro per la sperimentazione, le Case della salute saranno l’avamposto territoriale della Sanita’: una ogni 5-10 mila abitanti, ospitata in strutture sanitarie o amministrative dismesse (ma anche edifici messi a disposizione dai Comuni o costruiti allo scopo) “concentreranno in un’unica struttura la gran parte dell’offerta extraospedaliera del Servizio sanitario nazionale”, dice Turco.
Nella Casa della salute, insomma, aperta 24 ore su 24, si trovera’ un ambulatorio per le piccole urgenze che non necessitano il ricorso al pronto soccorso, un servizio per i prelievi, anche a domicilio, i medici di base, gli specialisti, i sert e i servizi di salute mentale. Poi la riabilitazione, i consultori, gli uffici del servizio sociale. “Le sperimentazioni sono al via – sottolinea Livia Turco a margine dell’incontro sulla Casa della salute organizzato a Roma – oggi stiamo raccontando e ascoltando alcune delle esperienze gia’ realizzate dalle Regioni”.
Centralita’ del cittadino, riconoscibilita’, accessibilita’, unitarieta’ e semplificazione insomma saranno le parole d’ordine. ”La Casa della salute e’ costruita e realizzata sul principio della centralita’ dei cittadini”, ha confermato il ministro Turco, ” i percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali, la presa in carico, l’orientamento di pazienti e familiari all’interno del sistema rappresentano binari obbligati per lo svolgimento dell’intera attivita’.
“L’operativita’ della Casa della salute – ha sottolineato ancora – e’ costruita per rispondere a questi bisogni, e cio’ pone le condizioni per cui la centralita’ del cittadino non sia, una volta di piu’, una petizione di principio quanto piuttosto un asse strategico intorno al quale si struttura tutta la attivita’, pena la negazione dei bisogni e delle domande per le quali essa nasce”.
Inoltre la Casa della salute ”e’ visibile, sul territorio, come luogo fisico nel quale si concentrano una serie di servizi e di attivita’ attualmente dispersi e frammentati. Cio’ la rende riconoscibile come il luogo al quale fa capo, sul territorio, la presa in carico e la continuita’ assistenziale, e concorre a creare le condizioni perche’ diventi un punto di riferimento per i cittadini”.
Secondo il ministro, la Casa della salute nasce ‘infatti ‘per riportare ad unitarieta’ cio’ che oggi e’ frammentato, disperso, separato piuttosto che integrato, al di fuori di ogni logica di rete e di raccordo ospedale-territorio, sociale-sanitario, non puo’ essere considerato come un modello calato dall’alto. Rappresenta, al contrario, una risposta possibile alla esigenza di assicurare risposte sul territorio ripartendo dai bisogni, ricomponendo e ricostruendo dal basso l’esistente e assicurando risposte meno burocratiche e piu’ personalizzate”


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