Famiglia

Così Sgarbi ha murato i murales

Per Sgarbi gli affreschi del Leoncavallo, storico centro sociale milanese, sono paragonabili alla Sistina. Logica conseguenza: ai graffitari si sono aperte...

di Effegi

C?era una volta il graffitaro ribelle. Oggi il graffitaro è vezzeggiato, trattato con tutti gli onori, assurto a fenomeno non di costume ma tout court di cultura. Per Sgarbi gli affreschi del Leoncavallo, storico centro sociale milanese, sono paragonabili alla Sistina. Logica conseguenza: ai graffitari si sono aperte le porte di una delle più belle sedi espositive milanesi (il Padiglione di arte contemporanea, capolavoro di Gardella). Grande folla, mondanità, servizi sulle riviste che fanno trend. Che Sgarbi tenti un?operazione furba come questa per palesarsi più a sinistra della sinistra, ci sta. Ma che i writers accettino, senza batter ciglio, di farsi istituzionalizzare, ci sta molto meno. Vederli chiusi tra quei muri ha un che di patetico. Come ostaggi che non si sono neppure accorti di essere stati rapiti.


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