Politica

Afghanistan: Conferenza di pace, i presume

Le dichiarazioni di Prodi e l'accoglienza di D'Alema all'Onu

di Paul Ricard

Quando l’Italia ha proposto una conferenza di pace per l’Afghanistan questa ipotesi ”e’ sembrata quasi una forzatura. Molti l’hanno descritta come qualcosa di astratto”; ora ”vedo che invece, adagio, adagio, fa presa. Il cancelliere tedesco Merkel ha detto che sembra la strada giusta. Condoleeza Rice ha detto che e’ una proposta costruttiva”. Lo ha affermato questa mattina al Giornale Radio Rai il presidente del Consiglio, Romano Prodi.
In effetti sembra che l’idea faccia presa davvero “adagio, adagio”. Secondo Il Foglio, infatti, l’intervento di D’Alema all’Onu di ieri (in perfetto ingllese, dice la cronaca), è stato accolto tiepidamente. Ecco la cronaca del quotidiano diretto da Giuliano Ferrrara. “La sensazione che si trattasse di un momento decisivo per il futuro dell’Afghanista si percepiva soltanto nella folta delegazione italiana. D’Alema, infatti, era l’unico miinistro degli Esteri presente. Gli altri Paesi erano rappresentati da ambasciatori o da funzionari. Per gli Stati Uniti ha parlato la numero della delegazione all’Onu. La sedia del segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, è restata vuota e nella tribunetta stampa c’erano solo cronisti italiani”


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