Volontariato

Sicurezza sangue: a Milano due convegni internazionali

Oggi e domani presso l'Università degli studi si parlerà di trasfusioni sicure e di "archivi biologici"

di Redazione

La sicurezza della trasfusione di sangue, un aspetto critico della terapia medica e chirurgica che riguarda nel nostro Paese oltre due milioni di donazioni ogni anno: è il tema di due convegni internazionali (“Sicurezza della trasfusione: i cambiamenti intervenuti dopo la crisi degli anni ?90”) in corso di svolgimento oggi e domani a Milano, nell?Aula Magna dell?Università degli Studi di Milano, organizzati dall?Ospedale Maggiore, dall?Università degli Studi di Milano e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (sul sito www.isenet.it sarà possibile anche rivedere le presentazioni registrate del convegno). Questa mattina sono intervenuti Il Prof. Girolamo Sirchia, Ministro della Salute, il Prof. Alberto Albertini, Direttore Istituto di Tecnologie Biomediche del CNR e Istituto di Biochimica Università degli Studi di Brescia, il Dr. Ferruccio Bonino, Direttore Scientifico IRCCS Ospedale Maggiore di Milano, il Dr. Maurizio Marconi, Dirigente Medico, il Dr. Paolo Rebulla, Direttore Centro Trasfusionale e di Immunologia dei Trapianti IRCCS Ospedale Maggiore di Milano, il Prof. Luigi Rossi Bernardi, Capo Segreteria Tecnica della Programmazione della Ricerca del M.I.U.R., e il Prof. Alessandro Zanetti, dell?Istituto di Virologia Università degli Studi di Milano. Nel primo convegno vengono discussi non solo gli aspetti legati agli esami di laboratorio con i quali si selezionano i donatori di sangue, ma anche tutte le altre fasi della ?catena trasfusionale?, dal reclutamento e selezione del donatore, alla preparazione di emocomponenti più sicuri, alla corretta gestione della trasfusione in reparto. Una sessione è dedicata alla presentazione di recenti tecnologie per l?inattivazione di virus, batteri e protozoi, che offrono l?opportunità di ?sterilizzare? il sangue ad uso trasfusionale senza danneggiare le cellule che lo compongono. L?importanza di queste nuove tecnologie ? alcune già autorizzate per uso clinico ? è anche legata alla possibilità di eliminare dal sangue agenti patogeni non ancora identificati. In un?altra sessione del convegno vengono presentati e discussi i risultati dei più attivi programmi europei di ?emovigilanza? ? cioè di sorveglianza delle complicanze della trasfusione di sangue – con lo scopo principale di fornire un contributo alla messa a punto del sistema italiano. A questa sessione partecipano esperti dei programmi francese, tedesco, inglese ed italiano. Domani, martedì 22, vengono discussi numerosi aspetti legati alla realizzazione di un importante progetto finalizzato alla costituzione di un archivio di materiali biologici ? ?biorepository? nella letteratura anglosassone, nel quale conservare cellule, siero, DNA, tessuti -, non limitandosi agli aspetti biologici e tecnologici ? cosa conservare e come – ma ponendosi anche alcuni problemi filosofici ed etici: perché conservare, a favore di chi, con quali meccanismi di consenso, ecc. Al convegno partecipano quindi non solo medici, biologi e ingegneri, ma anche filosofi ed eticisti. Il convegno è stato stimolato dalla prossima disponibilità dei risultati complessivi dello studio del genoma umano. Alla luce di questi risultati sarà sempre più importante disporre di materiali biologici ben conservati e corredati di numerose informazioni, per poter usare questo patrimonio a scopi terapeutici e di medicina preventiva. Nelle diverse sessioni del convegno si discutono i rapporti che legano gli aspetti etici a quelli normativi, in particolare il consenso informato dei soggetti cui i materiali biologici appartengono; la necessità di affiancare all?archivio dei campioni un parallelo archivio di dati sanitari e non sanitari dei soggetti da cui i campioni provengono; le regole per l?accesso ai campioni e per il loro uso per scopi ?profit? e ?non-profit?; gli aspetti gestionali e tecnologici, in particolare la gestione degli archivi informatici e le tecnologie del freddo e degli allarmi. Verrà inoltre presentato il progetto di ricerca italiano sulle cellule staminali recentemente finanziato dal Ministero della Salute e coordinato dell?Istituto Superiore di Sanità.


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