Cultura

Alzheimer, alla famiglia costa 10.600 euro l’anno

Presentata oggi una ricerca del Censis con l'Associazione italiana malattia di Alzheimer

di Redazione

Sono 520.000 oggi in Italia i malati di Alzheimer, con un’incidenza di 80.000 nuovi casi l’anno. Sono i dati della nuova indagine condotta dal Censis in collaborazione con l’Associazione italiana malattia di Alzheimer, che viene presentato questa mattina a Roma.

Rispetto all’ultima valuazione del Censis, risalente al 1999, oggi nel 76,8% dei casi i pazienti frequentano le unita’ di valutazione Alzheimer (UVA) e per poco meno della meta’ di loro queste rappresentano il punto di riferimento unico nel trattamento della malattia. Sono aumentati, inoltre, i pazienti che accedono ai servizi di sostegno pubblici come i centri diurni (24,9% contro l’8% registrato nel 1999) e usufruiscono dell’assistenza domiciliare (il 18,5%, contro il 6,1% del 1999). Ma uno dei nuovi attori subentrati nel sostegno ai pazienti e’ la badante, alla quale ricorrono complessivamente il 40,9% del campione rilevato dal paziente e un 24% di casi in cui essa convive con il paziente.

E’ questo un sostegno che tuttavia ha fatto aumentare i costi sociali della malattia dell’Alzheimer. Il Censis, infatti, sottolinea che i costi diretti a carico delle famiglie nel 1999 ammontavano a circa 6.300 euro: nel 2006 essi sono lievitati raggiungendo gli oltre 10.600 euro. Eppure, nonostante questi costi e la presenza di nuove forme di servizi, pubblici e privati, la persona di riferimento nell’assistenza al paziente, che gli addetti ai lavori chiamano caregiver, che nella quasi totalita’ dei casi fa parte della famiglia del paziente continua a dedicare a quest’ultimo gran parte del suo tempo: una media di 6 ore al giorno per i compiti di assistenza e 7 ore per la sorveglianza. Chi sono i cargiver? Essenzialmente parenti di genere femminile (il 76,6% dei casi), in particolare le mogli (54,3% dei casi) quando ad ammalarsi e’ un uomo, oppure le figlie (60,3% dei casi) quando il malato e’ una donna. Un quadro, quello rappresentato dal Censis, che mostra tutta la sua serieta’ considerando che la stessa ricerca prevede che nel 2020 i nuovi casi di Alzheimer saliranno a 113.000 l’anno.

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