Welfare

Carcere: nuovo iter per indentificare gli stranieri

La normativa allo studio prevede il riconoscimento diretto all'interno degli istituti. Disco verde dal capo del Dap Ferrara

di Stefano Arduini

All?esito di un tavolo di lavoro tenutosi in data odierna tra il Dipartimento dell?Amministrazione Penitenziaria, il Ministero dell?Interno ed il Ministero degli Affari Esteri, si è dato avvio all?elaborazione di una procedura congiunta volta a definire le modalità di identificazione dei detenuti e degli internati extracomunitari, nonché di acquisizione dei documenti abilitativi all?espatrio, durante il periodo di detenzione, onde renderne possibile l?immediata espulsione una volta avvenuta la dimissione dal carcere.

A tal fine il Dap, su disposizione del Capo del Dipartimento dell?Amministrazione Penitenziaria, Ettore Ferrara, ha manifestato la più ampia volontà di collaborazione, rendendosi disponibile a curare la traduzione dei detenuti extracomunitari in istituti di pena situati nelle città sedi dei consolati; a mettere a disposizione, all?interno degli istituti penitenziari, locali idonei allo svolgimento della c.d. intervista consolare; a curare, in via sperimentale, la traduzione dei detenuti extracomunitari da avviare all?espatrio in istituti prossimi al luogo in cui dovrà essere data esecuzione all?espulsione e a rendere disponibili, all?interno degli istituti di pena dei locali per lo svolgimento, da parte del giudice di pace, dell?udienza di convalida dell?espulsione comminata in sede amministrativa.
Ciò nel quadro di una serie di iniziative volte ad evitare che i detenuti e gli internati extracomunitari, una volta terminato il periodo di detenzione, debbano essere trattenuti per l?identificazione presso i centri di permanenza temporanea, subendo un ulteriore protrazione della durata della limitazione della libertà personale.

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