Sostenibilità

Bielorussia: i progetti in loco di Legambiente

Presentati oggi a Bologna i primi risultati di monitoraggi, screening, assistenza medica e ospitalita' in localita' non contaminate della Bielorussia

di Redazione

Roberto Rebecchi, Coordinatore di Legambiente Solidarietà Emilia Romagna, ha presentato oggi il percorso di sostegno a distanza dei bambini di Cernobyl che Legambiente ha attivato dopo la chiusura dei progetti di accoglienza.
Il percorso prevede un periodo di soggiorno, risanamento e assistenza medica da fare in loco, in un?area non contaminata, per dare la possibilità ai bambini e ragazzi di usufruire di un?ospitalità con gli stessi benefici a livello terapeutico e di aumento delle difese immunitarie del soggiorno in Italia e, nello stesso tempo, con un programma sanitario che permetterà di seguire i minori per tutto l?anno. “Noi vogliamo continuare il nostro impegno ? ha aggiunto Rebecchi – favorendo progetti di risanamento presso centri in loco, in zone non contaminate potenziando gli interventi sanitari di prevenzione e diagnosi precoce, accompagnati da campagne di informazione e di educazione ambientale, alimentare e sanitaria per minimizzare o ridurre i rischi legati all?esposizione diretta o indiretta a isotopi radioattivi; proseguire con le verifiche, i monitoraggi ambientali e quant?altro sia necessario per inquadrare e definire correttamente le attuali conseguenze e le reali necessità di intervento?.

In questa direzione i gruppi organizzati da Legambiente Solidarietà dell’Emilia Romagna hanno già dato il buon esempio con il laboratorio mobile e il Progetto Rugiada (partito come progetto pilota nell?estate 2003), grazie al quale si sono organizzati soggiorni terapeutici presso il Centro ?Nadjezda-Speranza? di Vileika, una cittadina non contaminata. Il centro è stato costruito e gestito con criteri eco sostenibili e la gestione non è governativa, ma affidata alla collaborazione tra un organizzazione bielorussa e una tedesca: un aspetto davvero raro nel contesto della repubblica bielorussa. ?Ora ? ha annunciato Luigi Rambelli, Presidente di Legambiente Emilia Romagna ? conclusa la parte sperimentale e testata la validità sia dal punto di vista sanitario che educativo e pedagogico, Legambiente Solidarietà è impegnata nell?accoglienza presso il Centro di circa 500 bambini provenienti dalle province più contaminate della Bielorussia e avviare investimenti di carattere sanitario ed ambientale all?interno del centro. Legambiente Emilia Romagna ? ha aggiunto Rambelli – ha stanziato un primo contributo di 3.000 euro per rilanciare l’iniziativa nella nostra regione e fa appello alle istituzioni, alle famiglie e ai cittadini per potenziare e qualificare gli interventi nei territori contaminati?.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA