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Raccolta fondi

Siamo un’associazione di volontariato e per raccogliere fondi abbiamo pensato di realizzare delle bomboniere. Dobbiamo rilasciare delle fatture con la partita Iva?

di Antonio Cuonzo

Siamo un?associazione di volontariato e per raccogliere fondi, sfruttando la manualità e gli hobby di alcuni volontari, abbiamo pensato di realizzare delle bomboniere in vista delle prossime ricorrenze: prime comunioni, cresime e matrimoni. Dobbiamo rilasciare delle fatture con la partita Iva che al momento non abbiamo?
Lettera firmata

Risponde Antonio Cuonzo
Studio Camozzi & Bonissoni

Le disposizioni della legge quadro sul volontariato (l. 266/1991) prevedono che le organizzazioni di volontariato possano finanziarsi anche attraverso entrate derivanti da attività commerciali e produttive marginali così come identificate dal decreto 25 maggio 1995. Tale decreto prevede che si possano considerare attività «marginali» anche la cessione di beni prodotti da assistiti e volontari sempreché la vendita dei prodotti sia curata dall?organizzazione, senza intermediari. Tale attività va svolta «in funzione della realizzazione del fine istituzionale dell?organizzazione» e «senza l?impiego di mezzi organizzati professionalmente (…) quali l?uso di pubblicità dei prodotti, di insegne elettriche, di locali attrezzati secondo gli usi dei corrispondenti esercizi commerciali, di marchi di distinzione dell?impresa». Da un punto di vista tributario, l?art. 8 della citata legge prevede che le operazioni effettuate dalle organizzazioni di volontariato, costituite esclusivamente per fini di solidarietà, non si considerano cessioni di beni né prestazioni di servizi ai fini dell?imposta sul valore aggiunto.


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