Non profit

Permesso di soggiorno, ecco cosa fare nell’attesa

Cristina Calzolari risponde ad una ragazza equadorenia

di Redazione

Sono una ragazza equadoregna e, utilizzando il decreto che permetteva di avere il permesso di soggiorno per gli stranieri a quelli arrivati in Italia prima del marzo 1998, ho presentato regolare domanda alla Questura di Milano. In questura mi hanno dato un appuntamento per il 12 aprile del 1999 affinché possa presentare tutti i documenti. Vorrei sapere se, nell?attesa, sono o non sono in regola. Tra l?altro la signora dalla quale lavoro mi ha fatto il contratto da portare in questura ma dice che non mi può ancora assumere. Cosa devo fare? E.C. (S. Donato, Mi) Risponde Cristina Calzolari Per prima cosa è importante sottolineare che il decreto in base al quale è stato possibile fare domanda per il rilascio del permesso di soggiorno a stranieri presenti irregolarmente in Italia, non è stato un provvedimento di sanatoria, bensì una misura che ha consentito di avviare procedure di regolarizzazione del soggiorno per lavoro (sia esso dipendente o autonomo) e per famiglia. In particolare per quanto riguarda i ?lavoratori?, il contratto sottoscritto dal datore di lavoro, oltre che dal lavoratore, rappresenta un impegno ad assumere, ma solo se nel caso e nel momento in cui a quest?ultimo verrà rilasciato il permesso di soggiorno. Non va dimenticato, infatti, che il decreto fissa un termine quantitativo nel numero dei permessi, che è dato dal numero delle quote annuali (38.000 per il 1998; per il 1999 ancora non si sa anche se è molto probabile che di fronte all?alto numero di domande presentate il tetto venga aumentato notevolmente). Pertanto, la posizione della lettrice equadoregna può essere riassunta nel seguente modo. Dal punto di vista del soggiorno, la ricevuta in cui è indicato l?appuntamento per presentarsi in questura la mette in una sorta di ?limbo?: non ha il permesso di soggiorno, ma non è illegalmente presente in Italia e quindi non può essere espulsa. Per quanto riguarda invece il lavoro, non si tratta di regolarizzare un rapporto già in atto (se di fatto è instaurato, resta comunque un lavoro in nero), bensì di attendere l?autorizzazione ad avviare un rapporto di lavoro. Nel caso in oggetto, inoltre, bisogna ricordare che, formalmente, la procedura di presentazione della domanda non è ancora partita ma che vi è solo la ?prenotazione? per la richiesta di soggiorno e la consegna di tutti i documenti necessari. Se ciò è previsto per il prossimo aprile, solo successivamente a quella data lei potrà ricevere le necessarie autorizzazioni di soggiorno e di lavoro.


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