Famiglia
Veneto: contributi direttamente ai non autosufficienti
I contributi che la Regione Veneto riconosce agli anziani non autosufficienti andranno direttamnte allanziano ed sarà lui a scegliere dove andare a farsi assistere
di Redazione
?Una grande rivoluzione di libertà, una vera liberalizzazione. Altro che la liberalizzazione dei parrucchieri o dei tassisti fatta da Bersani. Da domani i contributi che la Regione Veneto riconosce agli anziani non autosufficienti non vanno più alle strutture residenziali che così detengono un monopolio e un anziano si può rivolgere solo a quelle. Da domani i finanziamenti regionali vanno all?anziano ed è lui a scegliere dove andare a farsi assistere?. In questo modo stringente il Presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan ha sintetizzato il provvedimento regionale (delibera n.457 del 27 febbraio 2007) con il quale il governo veneto ha deciso le ?impegnative di residenzialità per l?assistenza sociosanitaria alle persone non autosufficienti?, titolo rilasciato al cittadino per accedere alle prestazioni rese nei centri di servizio residenziali e semiresidenziali della Regione Veneto. Provvedimento ?d?importanza epocale? lo ha definito il Presidente del Veneto, nel corso della conferenza stampa tenutasi stamani a Venezia nella sede della Giunta regionale, Palazzo Balbi (Sala Pedenin) perché ?la libertà di scelta del cittadino trasformerà il sistema e farà migliorare le strutture?. Galan era affiancato dall?Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi, da Giancarlo Ruscitti, segretario regionale alla sanità e ai servizi sociali, da Claudio Beltrame dirigente della direzione regionale dei servizi sociali. ?In questo modo – ha aggiunto – il Veneto rivoluziona il sistema dei servizi residenziali per gli anziani non autosufficienti. Il ?pubblico? si ritira. La Regione farà quello che deve fare – individuare i parametri e gli standard, programmare il bisogno, definire l?accreditamento ? e non altro. Per il resto ci sarà l?assoluta libertà e questo avrà come conseguenza la corsa al miglioramento dei servizi da parte delle case di riposo. Non ci saranno più casermoni con centinaia di posti letto per anziani che non possono vivere serenamente la loro vecchiaia ma strutture che si fanno gara sulla qualità dei servizi forniti. Tutto questo – ha concluso Galan ? conferma che il Veneto è all?avanguardia in Europa nel welfare, in particolare per quanto riguarda gli anziani non autosufficienti, distaccando sempre più le altre Regioni?.
Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?
Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it