Volontariato

Mitch, ciclone dimenticato

Il silenzio dei mass media che non parlano più di Nicaragua e Honduras ha raffreddato anche la voglia di partecipazione degli italiani

di Redazione

Chi si ricorda del ciclone Mitch? Forse soltanto gli operatori delle organizzazioni non governative e del volontariato che da tempo prestano la loro opera in Centro America, e che si sono date subito da fare per tamponare l?emergenza. Perché il resto dei cittadini italiani in molti casi sembra essersene dimenticato.
Sono passati due mesi e mezzo da quel terribile 31 ottobre, e fino alla prima settimana di novembre i giornali non hanno parlato d?altro: immagini e cifre di un massacro (14 mila i morti stimati) ci hanno tenuti desti per un po?, e subito sono partite le prime raccolte di fondi. Poi tutto è finito. I mass media hanno cominciato ad occuparsi d?altro e su Mitch è sceso l?oblio. Abbiamo voluto dare un?occhiata ai risultati delle raccolte fondi lanciate proprio da ?Vita? in questa pagina per vedere se questo improvviso silenzio ha avuto ripercussioni anche sulla solidarietà degli italiani.
Ed ecco i risultati del nostro sondaggio (seppur parziale perché realizzato prima del 6 gennaio, quando molte organizzazioni erano chiuse per le festività): nonostante le proporzioni del dramma, la risposta dei cittadini è stata non superiore alla media di qualsiasi altra raccolta realizzata per emergenze meno pubblicizzate. Anzi, in alcuni casi è stata decisamente inferiore al solito.
Partiamo dalla Croce Rossa Italiana, che aveva lanciato un appello per la fornitura di medicinali: alcune industrie farmaceutiche hanno contribuito con quantitativi definiti senza entusiasmi di «media entità», che hanno permesso di effettuare tre invii nei Paesi colpiti; Altrimondi, l?organizzazione collegata ai Ds, ha raccolto centralmente soltanto 35 milioni, anche se i responsabili precisano che a questa cifra va aggiunto il ricavato di iniziative realizzate nelle varie sezioni del partito (numero difficilmente stimabile, per ovvie ragioni).
Il Gvc di Bologna, una delle ong da più tempo presenti in Centroamerica, definisce ?media? la raccolta di 50 milioni per le vittime di Mitch, realizzata anche grazie a iniziative natalizie di piazza e concerti di beneficenza. Come altre realtà che segnaliamo, il Gvc è inoltre impegnato in queste settimane, e lo sarà anche nei prossimi mesi, nella fase di post-emergenza e riabilitazione, realizzata in collaborazione con le municipalità e le organizzazioni della società civile nicaraguense.
Decisamente sconfortante la raccolta del coordinamento ?Una?: appena 1 milione 700 mila lire. Mentre il Mlal di Verona si dice soddisfatto dei 100 milioni raccolti. La Caritas infine batte tutti con i suoi 2 miliardi e mezzo, ottenuti però soltanto per il 30% da offerte di privati cittadini. Insomma, occorre riprendere (o cominciare…) ad aiutare le vittime del ciclone, e nel box vi diciamo come. Intanto, il 23 dicembre in Consiglio dei ministri è stato presentato un disegno di legge governativo che cancella il debito di Nicaragua e Honduras nei confronti dell?Italia: speriamo che questo primo, decisivo passo di solidarietà non si areni in Parlamento inanellando l?ennesimo ?effetto annuncio? cui poi non seguono i fatti. Vigileremo.

La campagna
Come contribuire
Inviare i vostri contributi a una o più delle seguenti organizzazioni:
? Croce Rossa: ccp 300004 intestato a Cri, via Toscana 12, Roma; per offerte di medicinali, Deposito farmaceutico, tel. 0665741178
? Caritas Italiana: ccp 347013, causale ?Emergenza Centroamerica?
? Gvc: ccp 13075401, causale ?Emergenza Centroamerica?; Gvc raccoglie anche alimenti non deteriorabili, materiale sanitario, utensili da cucina, materiale igienico, vestiario possibilmente nuovo, materiale didattico per le scuole (infomazioni allo 051585604)
? Mlal: ccp 12808374 intestato a Mlal, via Palladio 16, Verona
? Altrimondi: ccp 17823006 intestato a Pds, via delle Botteghe Oscure 4, Roma, causale ?Emergenza Centroamerica?

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