Mondo

Afghanistan: giallo su scomparsa inviato Repubblica

I talebani dicono di aver arrestato un «britanico che lavora per Repubblica». Potrebbe essere Mastrogiacomo, di cui non si hanno più notizie da domenica

di Gabriella Meroni

Giallo sul presunto rapimento di un giornalista britannico nella provincia di Helmand e sulla perdita di contatti da domenica con l’inviato di “Repubblica” Daniele Mastrogiacomo. Un portavoce dei Talebani, Kari Mohammad Yousif Ahmadi, ha detto che il britannico rapito lavorava per il quotidiano romano a Peshawar, in Pakistan, ma adesso sarebbe al seguito delle forze britanniche ad Helmand, nel sud dell’Afghanistan. “Stiamo indagando per stabilire se si tratti di spie britanniche”, ha aggiunto Ahmadi, riferendosi anche ai due traduttori afghani, Sayed Agha e Ajmal, che sarebbero stati rapiti insieme al giornalista. “Le massime autorita’ talebane decideranno cosa fare di loro”, ha aggiunto il portavoce. Il timore e’ che i Talebani possano aver fatto confusione, scambiando Mastrogiacomo per un giornalista britannico. Tra l’altro, l’inviato di Repubblica risulta nato a Karachi, in Pakistan. La notizia della perdita di contatti con Mastrogiacomo e’ arrivata questa mattina poche ore dopo che i media di Londra avevano parlato del rapimento di un giornalista britannico nella provincia meridionale di Helmand. La Bbc, citando un giornale pachistano, aveva identificato il reporter come John Nichols, specificando pero’ che nessuno a Kabul, ne’ le autorita’ americane ne’ quelle britanniche ne’ quelle afghane erano state in grado di dire per chi lavorasse. La stessa Bbc aveva escluso che si potesse trattare di quel John Nichols, ex pilota della Raf catturato in Iraq nel 1991 che ora lavora come giornalista e risulta essere in Inghilterra. Dal Foreign Office a tuttora non e’ arrivata alcuna conferma sul presunto rapimento di un giornalista britannico e i portavoce si sono limitati a dire che stanno verificando le notizie provenienti dall’Afghanistan. Nessuna conferma ufficiale e’ ancora arrivata neanche dal governo di Kabul.


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