Formazione

Aborto: Onu condanna quello preselettivo

La misura voluta per arginare gli aborti di femmine in alcuni paesi. Ma è polemica per le ricadute sulla fecondazione assistita

di Gabriella Meroni

No all’ aborto destinato a selezionare il sesso del nascituro: e’ quanto dira’ una risoluzione della Commissione sullo stato delle donne (Csw) dell’Onu, in preparazione in questi giorni e che dovrebbe essere approvata il prossimo 9 marzo.

La questione dell’ aborto preselettivo e’ stata posta alla commissione dalla Corea ma interessa anche altri paesi asiatici, come Cina e India, dove ancora, nonostante le legislazioni lo vietino, persiste la pratica dell’ aborto in vista della nascita di una femmina. Se su questo principio, nei lavori di gruppo della commissione, sono tutti d’accordo, tra alcune delegazioni dei paesi occidentali la risoluzione desta qualche preoccupazione, perche’ potrebbe essere interpretata come una limitazione alle pratiche per la fecondazione assistita nonche’ all’autodeterminazione della donna. Per ovviare ad un possibile equivoco c’e’ l’intenzione di precisare meglio la terminologia. Tra le ipotesi che si stanno vagliando in queste ore, ci sarebbe la seguente frase: ”E’ vietato l’aborto per fini non medici”. Oppure – e’ un’altra ipotesi – il divieto di aborto a fini impropri potrebbe essere sempre associato all’ affermazione: ‘Se destinato all’ infanticidio di bambine”. Il dibattito comunque e’ ancora aperto. Questa sul divieto dell’ aborto preselettivo del sesso e’ una delle cinque risoluzioni in preparazione, che accompagneranno il documento finale della commissione. Tutti e sei i documenti saranno votati il 9 marzo.

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