Volontariato

PD: Fassino lancia i Forum tematici di dialogo con la società civile

Politica e societa' civile: il partito democratico intensifichera' il rapporto ereditando il modello dei forum tematici di matrice ulivista. Lo garantisce, partecipando ad un convegno sul terzo sett

di Redazione

Politica e societa’ civile: il partito democratico intensifichera’ il rapporto ereditando il modello dei forum tematici di matrice ulivista. Lo garantisce, partecipando ad un convegno sul terzo settore, il segretario della Quercia Piero Fassino, ne dà notizia l’agenzia Dire. La premessa, osserva Fassino, e’ che “il Partito democratico non nasce solo come accordo tra organizzazioni politiche e men che meno come incontro tra due partiti”. Puntera’ invece a un “piu’ attivo dialogo con quella che in questi anni ci siamo abituati a chiamare societa’ civile”. Dialogo piu’ intenso, dice Fassino, ma “non sara’ il ritorno di un antistorico collateralismo”. Dal rapporto tra politica, partiti e organizzazioni sociali “verranno invece contributi importanti a quel pensiero nuovo che il nuovo secolo ci chiede”. Il segretario della Quercia annuncia cosi’ che “il forum dell’Ulivo sugli Enti locali e quello sulla scuola si trasformeranno in altrettanti forum del partito democratico, mentre nascera’ anche un forum permanente con le associazioni del terzo settore”. Al loro interno diversi soggetti, “iscritti ma anche non iscritti” ‘dialogheranno’ con il partito per provare a costruire “soluzioni condivise a partire dai diversi valori di cui ognuno e’ portatore”. Il modello risponde ad un diverso modo di strutturare il rapporto tra politica e societa’ civile. “Nel periodo che abbiamo alle spalle- dice Fassino- e’ spesso invalso il primato della mediazione operata dai partiti”. Per il nuovo soggetto politico sara’ invece “essenziale” riconoscere “l’autonomia delle associazioni e degli altri soggetti che costituiscono il campo della politica”. Con loro, sottolinea il segretario, “cercheremo di condividere una politica, pur sapendo che l’applicazione di quella politica non potra’ essere la stessa tra noi e loro”. D’altro canto, la classe dirigente di un paese, “non e’ solo quella politica, e all’interno di questa, non e’ solo quella nazionale e non solo quella partitica. Comprende invece tutto l’ampio ventaglio di forze che svolgono una funzione di guida ed organizzazione”. Conclude il segretario: “La politica deve avere coscienza dei propri limiti”.


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