Non profit

Nessuna tassa in più: si obbliga lo Stato a versare al sociale

Il 5xmille non è qualcosa che si paga in più rispetto alle imposte che ci competono, ma è una sorta di “istruzione” che il singolo contribuente può dare allo Stato...

di Antonio Cuonzo

Ho letto un messaggio sul 5 per mille che dice: «?. in caso di mancata indicazione nella dichiarazione dei redditi del codice fiscale di un?associazione, la quota pari al 5 per mille delle imposte resterà da pagare?». Ma questo 5 per mille è qualcosa che si paga in più rispetto alle normali tasse che ci competono o no? E’ opportuno chiarire che il 5 per mille non è qualcosa che si paga in più rispetto alle imposte che ci competono, ma è una sorta di ?istruzione? che il singolo contribuente può dare allo Stato su come spendere una parte dei soldi che vengono incassati con riferimento all?Irpef. Se un contribuente, ad esempio deve versare mille euro per Irpef e sceglie di firmare per il 5 per mille, continua a pagare mille euro ma chiede allo Stato che, di quei mille euro, cinque siano destinati a un settore specifico (es. volontariato, ricerca e simili) o a una specifica organizzazione (es. l?associazione o la fondazione a lui più vicina). Nel caso in cui quello stesso contribuente non firmi per il 5 per mille, lo Stato sarà libero di impiegare tutti i mille euro come meglio crede. Il messaggio riportato voleva evidentemente esprimere questa circostanza e sottolineare che, se i contribuenti non firmassero per il 5 per mille, si perderebbe soltanto l?occasione di alimentare le forze finanziarie di soggetti socialmente impegnati. Può risultare utile, in questa sede, ricordare che rimane in ogni caso compatibile, con la destinazione del 5 per mille, quella dell?8 per mille a favore della Chiesa cattolica, di altre confessioni religiose e di specifici interventi.


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