Welfare
Aiuti ai pvs: piano europeo contro la corruzione
La corruzione è uno dei maggiori freni allo sviluppo: per questo i parlamentari europei chiedono allUe uno sforzo per combattere il fenomeno.
La corruzione è uno dei maggiori freni allo sviluppo: per questo i parlamentari europei chiedono all?Ue uno sforzo per combattere il fenomeno. L?Unione Africana stima che oltre il 25% del prodotto interno lordo del continente – una cifra che si aggira sui 148 miliardi di dollari – venga distratto dal bene pubblico da politici e funzionari disonesti. Visto che parte di questi denari proviene dalle casse comunitarie europee e che l?Ue è nel suo insieme il primo donor al mondo, gli europarlamentari hanno richiesto che Bruxelles e i membri del Club europeo applichino le convenzioni Onu e Ocse in materia di corruzione, e che aumentino la trasparenza e l?affidabilità dei programmi di aiuto. Gli Stati membri infatti non hanno ancora ratificato le due convenzioni di cui sopra, la prima presentata nel 2003, l?altra nel 1997.
Le misure proposte dall?Eurocamera variano dalla buona governance alla creazione di authority locali per la trasparenza. Per rafforzare la portata di queste misure gli europarlamentari hanno inoltre richiesto la redazione di una ?lista nera? internazionale di regimi e di politici corrotti, che serva innanzitutto a banche e istituti di credito per evitare prestiti quantomeno inadeguati.
Per ridurre i rischi che i fondi vengano gestiti in modo scorretto, i parlamentari hanno quindi chiesto che i fondi vengano sempre attribuiti per un settore specifico: al momento il 30% dei fondi viene versato direttamente nelle casse nazionali dei paesi bisognosi.
Si chiede quindi che per ogni Stato vengano fornite le cifre incassate in aiuti allo sviluppo. Infine, viene chiesto che parte del denaro serva alla costituzione di organi di controllo indipendenti locali sulla gestione degli aiuti.
Info: http://europa.eu.int
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