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Egitto: il punto sugli attentati di Dahab
Secondo l'ultimo bilancio ufficiale delle autorita' egiziane, sono 23 i morti e 62 i feriti nei tre attentati avvenuti ieri a Dahab.Tre gli italiani leggermente ustionati.
di Paul Ricard
Secondo l’ultimo bilancio ufficiale delle autorita’ egiziane, sono 23 i morti e 62 i feriti nei tre attentati avvenuti ieri a Dahab, in Egitto, nel Sinai. Tra i feriti anche due italiani, secondo le autorita’ egiziane. Ma secondo quanto accertato dalla Farnesina, tre italiani risultano leggermente ustionati. “Il numero dei morti accertati finora è di 23: venti egiziani e tre stranieri”, riferisce il comunicato del ministero degli Interni egiziano, che aggiunge che fra le vittime vi è un bimbo tedesco. “Il totale dei feriti è 62: di questi, 42 egiziani e 20 stranieri”. Fra questi, prosegue sempre il comunicato, vi sono “tre danesi, tre britannici, due tedeschi, due italiani e due francesi”. Il comunicato del ministero dell’Interno egiziano aggiunge che fra gli stranieri feriti figurano anche un americano, un libanese, un palestinese, un israeliano, un australiano e un sudcoreano. Secondo altre fonti, i morti sarebbero invece almeno 30 e 160 i feriti. “Quattordici cadaveri fatti a pezzi ed altri 16 integri sono stati trasportati all’ospedale di Dahab”. Lo ha detto il corrispondente della tv satellitare araba al Jazeera in collegamento telefonico dall’ospedale della località turistica dove è avvenuto il triplice attentato terroristico. La prima deflagrazione ha colpito un albergo, la seconda un albergo-ristorante e la terza ha devastato la zona del mercato cittadino alle 19.15 locali (la stessa ora in Italia). Secondo le autorità del Cairo si è trattato di attentati realizzati con bombe azionate a distanza e non con l’impiego di attentatori suicidi. ) Anche se per alcune fonti della sicurezza e per il Governatore del Sinai sono stati opera di kamikaze . ”Almeno due kamikaze sono implicati negli attentati”, ha detto un responsabile che ha preferito non rivelare la propria identità.
Al momento non ci sono rivendicazioni, ma il presidente egiziano Hosni Mubarak ha parlato di “un atto terroristico”. La Farnesina calcola in “un centinaio o poco più” il numero degli italiani presenti nella località egiziana di Dahab al momento degli attentati. Tre italiani sono stati di certo coinvolti nelle esplosioni, cavandosela fortunatamente con alcune ustioni non gravi. Lo ha detto in diretta a “Porta a Porta” il consigliere d’Ambasciata Elisabetta Belloni. Il console italiano al Cairo, Fabrizio Saggio, così come quello onorario a Sharm El Sheikh, Faiza Farid Ahmed Frigido, sono già stati inviati nella città località dell’azione terroristica. Non si può escludere tuttavia che altri italiani si trovassero nella località provenienti da altre zone del Paese. Sono oltre dodicimila gli italiani che attualmente si trovano in Egitto, più della metà sono a Sharm el Sheik. Il ministro degli Esteri Gianfranco Fini sta seguendo attentamente la situazione. Le forze di Difesa israeliane e quelle per il soccorso medico a Eilat, nel sud di Israele, sono in stato di massima allerta e sono predisposte per il trasferimento di eventuali feriti israeliani attraverso il confine. Anche i servizi segreti di Israele sarebbero certi che dietro gli attentati di Dahab vi sia la mano di al Qaida. L’attentato è stato condannato “con forza” dal presidente americano George W. Bush, mentre quello egiziano Hosni Mubarak ha detto che “i responsabili saranno puniti”. Parole di condanna sono venute, oltre che dal segretario generale dell’Onu Kofi Annan, anche dal presidente palestinese Abu Mazen e – fatto significativo – anche dal governo dell’Anp, retto dall’organizzazione estremista Hamas.
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